CRONACA - 01 aprile 2025, 12:43

Le truffe telefoniche dilagano

Alcune truffe telefoniche, che purtroppo hanno coinvolto persone anche nella nostra regione, ricordando l'importanza di prestare molta attenzione alle telefonate che si ricevono

Le truffe telefoniche dilagano

Salve, abbiamo ricevuto il tuo curriculum. Comincia così la truffa telefonica che sta colpendo decine e decine di italiani nelle ultime settimane: una chiamata da un numero di cellulare con prefisso +39 e una voce registrata che chiede di spostare la conversazione su WhatsApp. I truffatori si fingono rappresentanti di agenzie o aziende e promettono offerte di impiego per ottenere dati personali sensibili. Viene inviato un link per accedere a moduli da compilare per un’azienda, con cui in realtà si scarica un virus in grado di rubare i dati, accedere ai conti bancari e persino contattare amici e familiari per chiedere denaro.

In altri casi, i truffatori portano a compimento la propria strategia, fingendosi i collaboratori di una società che promette guadagni in cambio dello svolgimento di piccole attività online. Un escamotage per conquistare la fiducia delle vittime e spingerle, passo dopo passo, a investire sulle piattaforme di trading online, promettendo guadagni facili e sostanziosi. Una volta che gli utenti cominciano a investire seriamente, però, i truffatori scompaiono, assicurandosi le somme di denaro versate e lasciando le vittime nella disperazione più totale.

A rendere la truffa credibile è il numero di telefono di cellulare con prefisso +39 che convince le vittime a rispondere. A questo, poi, si aggiunge il fatto che chiunque stia cercando lavoro non aspetta altro che una chiamata simile da parte di un'azienda o un'agenzia del lavoro. Ed è proprio su questo che i truffatori fanno presa: molte delle vittime, infatti, finiscono con il cadere in questa trappola perché mosse dal desiderio di trovare (finalmente) un'occupazione. Al contrario, chi ha già un lavoro stabile difficilmente cade in questa truffa telefonica, considerando che probabilmente non sta inviando curriculum in questo momento preciso della propria vita.

Attenzione alla truffa del finto incidente

L’inganno sfrutta la paura e la pressione psicologica. Non bisogna fidarsi di chiamate telefoniche che informano di incidenti o emergenze riguardanti familiari. La vittima viene informata di un presunto incidente stradale che coinvolge un parente e viene spinta a pagare una somma di denaro per evitare gravi conseguenze legali.

Il modus operandi di questa truffa è generalmente simile, ma può variare in base alle circostanze. La vittima riceve una telefonata da un presunto carabiniere o un altro membro delle forze dell'ordine, la quale la informa che un familiare, solitamente un figlio, un fratello o un nipote, è stato coinvolto in un incidente stradale. L'incidente viene descritto come grave o addirittura mortale, a seconda della storia raccontata. L'ufficiale finge di informare la vittima che, per evitare procedimenti legali, arresti o ulteriori complicazioni, è necessario versare immediatamente una somma di denaro, che servirà a "sistemare" la situazione.

A volte, il truffatore fa credere che il parente sia responsabile dell'incidente e che il pagamento sia urgente per evitare guai legali. Questa pressione crea un senso di urgenza, che induce la vittima a prendere decisioni impulsive senza riflettere a fondo. In una fase successiva, un complice del truffatore si presenta fisicamente a casa della vittima per ritirare il denaro. Questo complice spesso indossa abiti che somigliano a una divisa ufficiale, come una divisa da carabiniere o un giubbotto, per ingannare ulteriormente la vittima.

Il denaro o gli oggetti di valore, come gioielli, vengono prelevati con l'illusione che serviranno per risolvere la situazione del parente. La vittima, senza rendersi conto del raggiro, può consegnare somme elevate o beni di valore. Solo dopo aver ceduto i soldi o gli oggetti preziosi, il truffato si accorge di essere caduto nell'inganno. Questo di solito avviene quando il "carabiniere" scompare e il parente coinvolto non ha subito alcun danno. La vittima, a questo punto, si rende conto del raggiro, ma ormai si trova in una situazione difficile, senza più nulla da fare se non denunciarlo alle forze dell'ordine.

Questa truffa ha coinvolto moltissime regioni e ha visto un'attività impressionante da parte delle forze dell'ordine. Pensiamo che solo una banda arrestata nel corso del 2024 aveva derubato le persone coinvolte nella truffa per un valore di circa 700 mila euro!

Le truffe telefoniche sono in continuo aumento, per questo consigliamo di essere diffidenti e non fornire informazioni personali a numeri sconosciuti, stare attenti al prefisso, evitare di rispondere sì, chiedere sempre le condizioni per iscritto, verificare con il tuo gestore e non fornire o confermare dati sensibili.

Numeri sospetti

I truffatori utilizzano spesso numeri con prefissi internazionali poco comuni, in modo da far sembrare la chiamata legittima e confondere la vittima. Alcuni dei prefissi internazionali sospetti includono: +255, +370, +371, +375, +381, +563.

Quali sono i numeri ai quali non si deve rispondere per evitare una truffa telefonica?

+375 (prefisso della Bielorussia);

+371 (chiamata proveniente dalla Lettonia);

+381 (prefisso Serbia);

+255 (chiamata proveniente dalla Tanzania);

+216 (dalla Tunisia);

+44 (dal Regno Unito);

+373 (chiamata proveniente dalla Moldavia);

+383 (prefisso Kosovo);

+53 (chiamata proveniente da Cuba).

Bruno Albertinelli

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