Consiglio Valle Comuni - 01 aprile 2025, 20:15

Rilancio delle zone montane: Manes 'il disegno di legge pronto per il voto decisivo in Aula'

Una delle modifiche più significative riguarda l’emendamento accettato dalla componente delle minoranze linguistiche, che definisce in modo preciso e dettagliato la responsabilità degli utenti riguardo ai percorsi escursionistici e alle strade poderali, forestali e silvo-pastorali, sia pubbliche che private

L'on. Franco Manes

L'on. Franco Manes

Il riconoscimento e la promozione delle zone montane sono temi che da anni occupano un posto centrale nel dibattito politico, e nell'azione del deputato della Valle d'Aosta, Franco Manes, soprattutto in un paese come l’Italia dove le aree montane rappresentano un tessuto essenziale per la cultura, l’economia e l’ambiente. 

La proposta di legge che sta per fare il suo ingresso in Aula alla Camera dei Deputati è vista da molti come un passo cruciale per il rilancio delle montagne italiane, che, sebbene ricche di tradizione e di risorse naturali, hanno spesso sofferto di isolamento e carenza di servizi.

Il deputato Franco Manes, esponente della Valle d'Aosta, ha espresso soddisfazione per il percorso finora compiuto, che ha visto il disegno di legge passare attraverso un intenso lavoro di analisi e discussione in commissione. «Sono stati presentati e analizzati 466 emendamenti, di cui 18 da parte della componente delle minoranze linguistiche e 15 presentati da altre forze politiche e sottoscritti insieme al collega Steger. Il testo finale risulta in parte migliorato grazie all’approvazione di diverse proposte provenienti anche dalle opposizioni. Questo testimonia il clima costruttivo e propositivo che ha caratterizzato il lavoro svolto nella V Commissione della Camera dei Deputati, sotto l’attenta conduzione della relatrice On. Cattoi», ha dichiarato Manes. Una dichiarazione che sottolinea l’importanza del confronto e della collaborazione tra forze politiche, anche quelle che si trovano su fronti diversi, per raggiungere soluzioni condivise a favore delle montagne italiane.

Una delle modifiche più significative riguarda l’emendamento accettato dalla componente delle minoranze linguistiche, che definisce in modo preciso e dettagliato la responsabilità degli utenti riguardo ai percorsi escursionistici e alle strade poderali, forestali e silvo-pastorali, sia pubbliche che private. Manes ha chiarito che «questo risultato è frutto di un percorso avviato già al Senato dalla collega Senatrice Spelgatti insieme al Ministro Calderoli e dal collega Senatore Durwalder del gruppo delle Autonomie, senza dimenticare il contributo di tutte le forze politiche coinvolte e interessate alla tematica». Una modifica che si inserisce nel quadro di un ampio lavoro parlamentare che mira a garantire maggiore sicurezza e chiarezza per coloro che frequentano le zone montane.

Soddisfazione è stata espressa anche per altre modifiche approvate, che intervengono su temi cruciali come i servizi territoriali, le piccole attività commerciali multiservizi, le "scuole di montagna" e la tutela delle aree protette. Tra le modifiche più apprezzate ci sono quelle sottoscritte dai deputati delle minoranze linguistiche e presentate dai colleghi Tassinari e Nevi di Forza Italia e Frassini e Molinari della Lega. Si tratta di emendamenti che mirano a rendere più efficiente l’azione legislativa per il sostegno e lo sviluppo delle aree montane, migliorando le infrastrutture e supportando la vitalità economica delle piccole realtà locali.

Il prossimo passaggio del disegno di legge in Aula, previsto per martedì 15 aprile, rappresenta una tappa decisiva. La discussione generale e la successiva votazione finale sul testo emendato daranno la misura della volontà politica di sostenere concretamente le montagne, non solo come risorsa naturale ma anche come patrimonio sociale e culturale da preservare e valorizzare. Il lavoro fatto finora, secondo Manes, rappresenta un "ulteriore passo avanti decisivo" per le zone montane italiane, ma ora la parola passa all'Aula, dove si deciderà il futuro di un'intera parte del paese che attende da tempo risposte concrete.

pi/red

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