CULTURA - 28 marzo 2025, 15:35

Il ciclo mestruale non è un tabù: la Valle d'Aosta rompe il silenzio con i Tampon Box nelle scuole

Sulla scia di sperimentazioni già avviate a livello nazionale in scuole secondarie e università, l'Amministrazione regionale darà il via al progetto pilota Tampon Box, lunedì 31 marzo, presso l’Istituto tecnico e professionale regionale “C. Gex” di Aosta

Il ciclo mestruale non è un tabù: la Valle d'Aosta rompe il silenzio con i Tampon Box nelle scuole

Il progetto pilota Tampon Box, lanciato dall’Amministrazione regionale della Valle d'Aosta presso l'Istituto tecnico e professionale regionale “C. Gex” di Aosta, segna un passo significativo nella promozione dell’educazione sessuale e dell’inclusività nelle scuole della regione. Il progetto, che ha preso avvio nell’anno scolastico 2022/2023 grazie alla proposta della Consulta degli studenti, è destinato a diventare un modello di riferimento per altre scuole e per l’intera comunità educativa valdostana.

L'iniziativa si inserisce in un contesto più ampio, dove sempre più scuole in Italia stanno adottando politiche e pratiche per abbattere il tabù che circonda le mestruazioni e garantire l'accesso a risorse che rispondano ai bisogni pratici degli studenti. Sebbene il ciclo mestruale sia un fenomeno fisiologico naturale, troppo spesso è stato visto come un argomento scomodo o addirittura imbarazzante da trattare apertamente. Le mestruazioni sono spesso associate a un silenzio imbarazzante, che crea disagio e impedisce di affrontare con la dovuta consapevolezza temi legati alla salute sessuale e riproduttiva. Con l’introduzione dei Tampon Box, che offrono assorbenti gratuiti nelle scuole, la Valle d'Aosta ha scelto di sfidare questo stigma e di favorire un approccio più inclusivo e informato.

Il progetto, già in atto nelle scuole superiori della regione, si propone di ampliare la presenza di distributori di assorbenti anche in altre scuole medie, se le risorse lo consentiranno. L’installazione di questi distributori ha un valore simbolico e pratico: rappresenta un chiaro segno di rispetto per i bisogni di tutte le studentesse e riconosce l'importanza di garantire loro l’accesso a strumenti essenziali senza farle sentire a disagio o vulnerabili. Infatti, non è raro che le giovani si trovino a dover chiedere aiuto alle compagne o agli insegnanti, creando situazioni di imbarazzo che possono minare la loro sicurezza e autostima. Con l’introduzione dei Tampon Box, si mira a ridurre questi disagi, consentendo alle studentesse di prendersi cura di sé in modo discreto e autonomo.

Ma l'iniziativa non si limita solo a fornire assorbenti gratuiti. Il progetto si articola in una serie di attività di sensibilizzazione sul ciclo mestruale e sulla salute sessuale, accompagnate da percorsi educativi sull’affettività e sulla sessualità. In particolare, la presenza di professionisti esperti come ostetriche e psicologi contribuirà a creare uno spazio di confronto sano e rispettoso, dove le studentesse potranno acquisire conoscenze importanti per il loro benessere psicofisico. In tal modo, il progetto diventa anche un’opportunità per promuovere una cultura della salute che va oltre l’aspetto pratico e si spinge verso la prevenzione, l’empowerment e l’autoconsapevolezza.

Lo slogan che accompagna il progetto, “Il ciclo non è una scelta!”, è emblematico di un cambiamento di mentalità che non riguarda solo la sfera individuale delle studentesse, ma anche quella collettiva. Non si tratta di una questione privata, ma di un tema che deve essere affrontato con consapevolezza da tutta la comunità scolastica. La campagna di sensibilizzazione mira a stimolare il dialogo tra studenti, insegnanti e famiglie, per rimuovere il velo di silenzio che troppo spesso accompagna questi temi.

Questa iniziativa fa parte di un processo di ammodernamento dell’approccio educativo e di inclusività che sta coinvolgendo sempre più scuole in Italia e che si sta diffondendo anche nella Valle d'Aosta. Garantire l’accesso gratuito agli assorbenti nelle scuole non è solo un atto pratico, ma un segno di rispetto per le esigenze fondamentali di tutte le studentesse, un passo verso una maggiore equità e accesso alla salute. È un riconoscimento del fatto che le ragazze, proprio come tutti gli altri studenti, hanno diritto a un ambiente scolastico che le sostenga in tutte le fasi della loro crescita, senza discriminazioni o imbarazzi.

L'Assessore ai beni e attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali, Jean-Pierre Guichardaz, ha sottolineato come il progetto rappresenti un’opportunità concreta per il benessere delle studentesse e per la creazione di un ambiente scolastico più accogliente e inclusivo. “Garantire l’accesso gratuito agli assorbenti significa riconoscere un bisogno reale e contribuire a rimuovere una barriera che troppo spesso causa disagio,” ha dichiarato, facendo emergere l’importanza di un’azione che vada oltre l’aspetto materiale e si fondi su una visione educativa che promuove il rispetto e l’uguaglianza.

Il progetto pilota Tampon Box non si limita, quindi, alla sola fornitura di assorbenti, ma si propone di educare, sensibilizzare e rompere tabù, in modo che i giovani possano crescere in un ambiente che li supporti nel loro percorso di formazione, anche nella gestione dei cambiamenti fisici ed emotivi legati alla sessualità. Questo tipo di iniziativa ha il potenziale di aprire la strada a un’educazione sessuale sempre più integrata e consapevole, in grado di rispondere alle esigenze delle nuove generazioni con un linguaggio aperto e senza pregiudizi.

In conclusione, il progetto Tampon Box è una iniziativa innovativa che, oltre a rispondere a un bisogno pratico, contribuisce a creare una scuola più sensibile e consapevole rispetto ai temi della salute, della sessualità e del benessere psicofisico. Rappresenta un passo verso una società più inclusiva, dove l’educazione e la cura del corpo sono trattati con il rispetto e la serietà che meritano.

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