Aosta Capitale - 26 marzo 2025, 11:52

Aosta e la Plaine d'Aoste avviano la Comunità Energetica Rinnovabile

Nella seduta odierna il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la bozza di convenzione per l’esercizio in forma associata delle competenze attribuite agli Enti locali per la costituzione di Comunità energetiche rinnovabili (CER), così come disciplinato dalla legge regionale n. 15/2024.

L'assessore Loris Sartore

L'assessore Loris Sartore

Con l'approvazione della convenzione per la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) nel territorio della Plaine d'Aoste il Consiglio comunale di Aosta ha segnato un passo fondamentale verso un futuro più sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico. Con questa decisione, infatti, si avvia un progetto che non solo coinvolgerà i 15 comuni della zona, ma potrà anche portare significativi benefici economici, ambientali e sociali. La comunità energetica si inserisce in un contesto più ampio di impegno per la transizione ecologica e la riduzione delle emissioni di CO2, come previsto nel Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) e nel Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima (PAESC).

L'iniziativa si sviluppa in un territorio con oltre 67.000 abitanti, una zona ad alta densità di attività commerciali, artigianali e piccole e medie imprese, che rappresentano il cuore pulsante della vita economica locale. Il coinvolgimento di enti religiosi, associazioni del terzo settore e, soprattutto, dei cosiddetti "prosumer" — ossia i cittadini e le imprese che producono e consumano energia — offre un'ulteriore opportunità di sviluppo condiviso e di cooperazione tra pubblico e privato. "Le CER rappresentano un passo importante verso la transizione energetica", ha commentato l'assessore all'Ambiente, Mobilità e Pianificazione territoriale, Loris Sartore, evidenziando l'importanza di incrementare l'uso di fonti rinnovabili e ridurre le emissioni atmosferiche, al fine di combattere i cambiamenti climatici.

La convenzione approvata oggi fornisce una base solida per l'avvio degli studi di pre-fattibilità sulle tre cabine primarie di energia elettrica interessate, con l'obiettivo di determinare le potenzialità energetiche del territorio e procedere alla creazione formale della CER. Un aspetto particolarmente interessante della convenzione è che il soggetto capofila del progetto sarà l'Unité Mont-Emilius, supportato da una cabina di regia tecnico-amministrativa, che si occuperà della gestione operativa e dell'accesso ai finanziamenti regionali a copertura delle spese necessarie fino alla costituzione della comunità.

Non solo un progetto energetico, ma anche un progetto di comunità, che mira a ridurre i costi dell'energia per i cittadini e le imprese e, al contempo, a combattere la povertà energetica. Condividere l'energia prodotta localmente comporta anche una serie di vantaggi sociali, inclusi il reinvestimento dei ritorni economici a favore della collettività. Un aspetto cruciale sarà anche l'inclusività del progetto: non si tratta solo di una collaborazione tra istituzioni, ma anche di un'opportunità per le realtà locali di unirsi sotto una visione comune per il futuro.

In un periodo storico in cui la transizione energetica è più che mai centrale, il progetto di comunità energetica rinnovabile rappresenta una mossa decisiva per preparare il territorio della Plaine d'Aoste a una maggiore indipendenza energetica, meno dipendente da fonti fossili e più vicina a soluzioni rinnovabili e sostenibili. "Un passo importante, dunque, non solo per l'ambiente, ma anche per l'economia e la qualità della vita dei cittadini". Con l'approvazione di questa bozza di convenzione, Aosta e i suoi comuni stanno dimostrando una chiara volontà di investire non solo nel presente, ma soprattutto nel futuro, creando un modello che potrebbe essere replicato in altre zone della regione e oltre.

pi.mi.

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