L'incontro, che ha visto la partecipazione di una numerosa e qualificata platea, ha rappresentato un’importante occasione per esplorare e valorizzare uno degli aspetti più affascinanti del panorama vitivinicolo mondiale.
L'evento ha offerto ai partecipanti un vero e proprio viaggio sensoriale, grazie alla degustazione di nove vini estremi provenienti da diverse parti del mondo. Ogni vino rappresentava un territorio unico, dove le condizioni geografiche e climatiche difficili rendono la viticoltura una vera e propria sfida, ma anche una passione che dà vita a prodotti eccezionali. Questo tipo di viticoltura, definita "eroica", è legata a terreni impervi, scoscesi e difficili da lavorare, dove il lavoro manuale è essenziale e la dedizione degli agricoltori è totale.
Il successo dell'iniziativa è stato rafforzato dalla presenza di figure di spicco del settore, tra cui Nicola Abbrescia, Presidente del CERVIM, Antonio Fusco, Presidente di AIS Calabria, e Alberto Levi, Presidente di AIS Valle d'Aosta. Quest'ultimo, con il suo intervento, ha emozionato la platea raccontando aneddoti e storie legate alla viticoltura eroica, aggiungendo valore culturale e simbolico all'evento.
In particolare, Alberto Levi ha sottolineato l’importanza della viticoltura eroica come espressione autentica di un territorio: “La viticoltura eroica è la quintessenza dell’espressione di un territorio. Oltre a regalarci emozioni attraverso vini di straordinaria intensità, essa è fondamentale per la preservazione del paesaggio e del patrimonio culturale di questi meravigliosi e unici territori.” Le sue parole hanno evidenziato non solo l'importanza di questi vini ma anche il ruolo cruciale che giocano nella salvaguardia di paesaggi e tradizioni che rischiano di scomparire.
Un aspetto fondamentale emerso durante la Masterclass è stato il focus sulla viticoltura eroica in Calabria, una regione che, purtroppo, spesso non riceve tutta l'attenzione che merita, nonostante le sue incredibili potenzialità enologiche. La Calabria, con i suoi terreni impervi, le ripide colline e le antiche tradizioni vitivinicole, è uno dei luoghi dove la viticoltura eroica si esprime con maggiore intensità. In questa terra, la coltivazione della vite è da sempre legata alla resilienza e alla passione dei viticoltori che, con fatica e determinazione, continuano a lavorare i vigneti anche in condizioni difficili, mantenendo in vita tradizioni secolari.
Le vigne calabresi sono spesso situate in zone montuose e collinari, dove l'accesso è limitato e la meccanizzazione è praticamente impossibile. Qui, la viticoltura è un'arte che richiede una grande forza fisica e una profonda conoscenza del territorio. La Calabria, con il suo microclima, è in grado di produrre vini unici, che riflettono perfettamente la tipicità del paesaggio e la cultura del suo popolo. Un esempio emblematico di questa viticoltura eroica è la produzione di vini autoctoni, come il Gaglioppo, il Greco di Bianco, e la Malvasia di Calabria, che sono il frutto di vigneti che si arrampicano su terreni scoscesi e difficili da coltivare.
La viticoltura eroica calabrese non è solo una sfida per i viticoltori, ma è anche un elemento chiave per la conservazione del paesaggio e per il mantenimento della biodiversità. I vigneti terrazzati che caratterizzano molte zone vitivinicole della Calabria sono veri e propri tesori paesaggistici, che contribuiscono a preservare la bellezza e la storia della regione. La produzione di vini eroici, inoltre, svolge un ruolo fondamentale nella salvaguardia di tradizioni e mestieri antichi, che rischiano di scomparire se non adeguatamente valorizzati.
Il lavoro di AIS Calabria e di CERVIM sta contribuendo a dare nuova luce a questa realtà, mettendo in evidenza l'importanza di sostenere e promuovere la viticoltura eroica in tutte le sue forme. La collaborazione tra le diverse delegazioni AIS italiane e l’impegno del CERVIM hanno portato un importante impulso alla valorizzazione di queste produzioni, contribuendo a far conoscere al pubblico e agli esperti del settore la straordinarietà dei vini calabresi.
L'incontro di Cosenza ha dimostrato quanto grande sia l'interesse verso questa particolare forma di viticoltura, che unisce passione, impegno e un profondo legame con il territorio. Il sostegno di CERVIM, che da anni promuove la valorizzazione di questi territori difficili, e l’impegno delle delegazioni AIS italiane, rendono possibile una maggiore diffusione della cultura della viticoltura eroica. Questo è solo l'inizio di un percorso che continuerà nelle prossime tappe a Friuli e Savona, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza e l’apprezzamento di questi vini straordinari.
Il gemellaggio tra le delegazioni AIS e il CERVIM sta creando una rete solida di collaborazioni che sta rafforzando la promozione della viticoltura eroica e dei suoi straordinari risultati, per garantire che anche le future generazioni possano continuare ad apprezzare e preservare questi vini unici. La Calabria, con la sua tradizione vitivinicola eroica, continua a essere una delle principali protagoniste di questo viaggio enologico, che celebra la forza e la bellezza di un territorio che non smette mai di sorprendere.