ATTUALITÀ - 18 marzo 2025, 09:45

In edicola, Martin Mystère “Nemico del popolo”: intelligenza artificiale e deficienza umana, un binomio terribile

La copertina di Giancarlo Alessandrini rende perfettamente lo spirito della storia e ritrae Martin Mystère mentre fissa, incredulo e sdegnato, in uno schermo il suo clone

In edicola, Martin Mystère “Nemico del popolo”: intelligenza artificiale e deficienza umana, un binomio terribile

In edicola dal 12 marzo l’albo mensile di Martin Mystère n. 421, “Nemico del popolo”, edito dalla Sergio Bonelli Editore, con soggetto e sceneggiatura di Francesco Matteuzzi, disegni di Gino Vercelli, copertina di Giancarlo Alessandrini.

L’albo di Martin Mystère si apre con immagini molto forti che riguardano il nostro detective dell’impossibile: accuse gravissime pesano su un personaggio pubblico, un divulgatore scientifico che, della credibilità e dell’affidabilità, ha fatto la propria cifra distintiva. Perché? La vicenda affronta tematiche di stringente attualità e dissemina svariati interrogativi nel lettore: la possibilità di attingere a contenuti di genere difforme fino a che punto ci rende più informati? E, soprattutto, la mancanza di consapevolezza in chi, attraverso un semplice click, assorbe fake news come si trattasse di oro colato, in che modo può determinare cambiamenti drastici nella nostra società? I media innalzano e distruggono i personaggi che utilizzano e, in un contesto del genere, il sensazionalismo a tutti i costi, finalizzato a uno stato di allerta permanente, sembra un buon sistema per narcotizzare le coscienze. Forse c’è una ragione per cui il posato, razionale e “illuminato” Martin è stato preso di mira per intaccarne l’immagine in modo irreparabile. In tempi di cupa barbarie, si torna alla violenza a testa bassa, ignorando ogni forma di argomentazione civile e di scambio dialettico regolare. È questo il prossimo futuro? Chissà!

I disegni di Francesco Matteuzzi, ruvidi, icastici e pop quanto occorre, raccontano con ritmo l’ennesimo trauma della nostra società liquida e malata e sembrano strizzare l’occhio alle soluzioni stilistiche di Roy Lichtenstein.

La copertina di Giancarlo Alessandrini rende perfettamente lo spirito della storia e ritrae Martin Mystère mentre fissa, incredulo e sdegnato, in uno schermo il suo clone, probabilmente frutto della manipolazione IA, che brandisce con malvagità un luccicante coltello. Alle sue spalle, una povera ragazza inerme, contornata da loschi personaggi incappucciati.

prof. Romano Pesavento

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