EVENTI E APPUNTAMENTI - 17 marzo 2025, 16:47

Un Saint Amoureux de la Vallée d'Aoste: la regione ricorda San Giovanni Paolo II

Da venerdì 28 marzo previsti eventi culturali e cerimonie ad Aosta e Introd

Un Saint Amoureux de la Vallée d'Aoste: la regione ricorda San Giovanni Paolo II

Nel ventennale dalla morte di San Giovanni Paolo II, avvenuta il 2 aprile 2005, la Valle d’Aosta celebra con una serie di eventi il particolare rapporto di vicinanza con il Pontefice. 

Il programma delle iniziative, intitolato “Un Saint Amoureux de la Vallée d'Aoste - Joannes Paulus PP. II (1978-2005)”, è organizzato dalla Regione, dal Consiglio Valle, dalla Diocesi di Aosta e dal Comune di Introd. La data di inizio è venerdì 28 marzo: alle ore 17, nella chiesa parrocchiale della Conversione di San Paolo di Introd, si terrà la cerimonia di benedizione e deposizione della Reliquia, presieduta da Monsignor Alberto Maria Careggio, che successivamente riceverà la cittadinanza onoraria di Introd.

A seguire sarà inaugurata la mostra del fotografo Grzegorz Galazka "Mater Vallis, itinéraire méditatif", curata dalla giornalista Alessandra Ferraro

Venerdì 4 aprile, alle ore 18, nella Sala Maria Ida Viglino del Palazzo regionale di Aosta, si terrà la conferenza "Totus Tuus". Durante l’incontro, saranno presenti per i saluti istituzionali Renzo Testolin, Presidente della Regione, Alberto Bertin, Presidente del Consiglio regionale e Monsignor Franco Lovignana, Vescovo di Aosta. Dopo un video messaggio di Mons. Stanislao Dziwisz, Arcivescovo emerito di Cracovia e già Segretario particolare del Santo Padre, interverranno Monsignor Dario Edoardo Viganò, Vice Cancelliere per le comunicazioni della Pontificia Accademia delle Scienze, Mons. Alberto-Maria Careggio, già responsabile dei soggiorni estivi del Santo Padre, Domenico Giani, già Capo della Gendarmeria vaticana e Giovanna Chirri, giornalista vaticanista dell’agenzia ANSA. La moderazione dell'evento sarà affidata ad Alessandra Ferraro, giornalista e direttore di Rai Isoradio.

L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul canale www.youtube.com/user/RegVdA

Martedì 8 aprile, alle ore 18, nella Cattedrale di Santa Maria Assunta di Aosta si celebrerà un Solenne pontificale in onore di San Giovanni Paolo II, presieduto dal Vescovo di Aosta, Monsignor Franco Lovignana

Sabato 3 maggio, dalle ore 9 alle 18, il Castello di Introd ospiterà un annullo filatelico. Alle ore 11, presso il Santuario San Giovanni Paolo II di Les Combes, sarà celebrata la messa di chiusura, presieduta da Mons. Franco Lovignana. 

Tra aprile e inizio maggio sono inoltre previste aperture straordinarie del Castello di Introd, della Cappella San Giovanni Paolo II e del Museo e santuario San Giovanni II e Villa pontificia, a Les Combes. Inoltre, sarà possibile prenotare alcuni itinerari di visita con accompagnamento di guide a Le Bourg (5 aprile), Les Combes (4 maggio) e lungo il Sentiero San Giovanni Paolo II (12 aprile), sempre nel comune di Introd. 

Ulteriori informazioni e aggiornamenti sono disponibili sui canali ufficiali regione.vda.it e valledaostaheritage.com. 

San Giovanni Paolo II e la Valle d’Aosta 

Il rapporto di devozione, di amicizia e di amore tra la comunità valdostana e Papa Giovanni Paolo II si è sviluppato in molti anni di vicinanza. 

A partire dal 6-7 settembre 1986 in occasione della visita pastorale del Pontefice in Valle d’Aosta. 

Sin dal suo primo discorso si percepì una sintonia particolare tra il Papa ‘alpinista’ e la regione:

Nel metter piede in questi luoghi, - disse davanti a una gremita piazza Chanoux - colpisce subito la constatazione di trovarsi in un posto privilegiato, che in breve spazio di terra raccoglie scenari di così grande bellezza: catene di monti, nevi, ghiacciai, fiumi, prati, fondovalli. Dal punto di vista delle dimensioni geografiche, la Val d’Aosta risulta la più piccola Regione d’Italia, ma in essa si affacciano le cime più alte d’Europa”.

“È un palcoscenico naturale, - aggiunse - il più adatto ad elevare irresistibilmente l’anima in alto, per portarla alla contemplazione dell’Invisibile, che è lo stesso Autore delle bellezze della natura.”

Il giorno successivo recitò l'Angelus sul Mont Chétif e regalò al mondo le straordinarie e indimenticate immagini incorniciate dal Monte Bianco. 

Parte da qui una lunga consuetudine che ha permesso alla Valle d’Aosta di accogliere il Pontefice per 10 soggiorni estivi a Les Combes di Introd, già a partire dal luglio del 1989. E successivamente negli anni 1990, 1991, 1994, 1995, 1997, 1999, 2000, 2001 e 2004

Nel dicembre del 2003 la Valle d’Aosta donò al Papa l’albero di Natale: un abete di 27 metri che venne collocato al centro di Piazza San Pietro. 

Sono stati numerosissimi gli itinerari e i sentieri percorsi dal Pontefice in Valle d’Aosta, fino a quando il fisico glielo ha permesso.

Ma il luogo del cuore di Giovanni Paolo II è rimasto Les Combes di Introd, dove si trova la colonia salesiana e la residenza che ospitò lui e il suo successore Benedetto XVI.

Nel borgo è ora allestita la Maison Musée Jean-Paul II in cui sono esposti oggetti, fotografie e documenti del Santo Padre documentando il particolare legame con questa terra. A pochi metri dal museo, la Cappella di San Lorenzo è diventata un santuario dedicato a San Giovanni Paolo II, che custodisce una reliquia del Santo Padre. 

E proprio nel pianoro di Les Combes, ora denominato Le Plan-du-Saint-Père, l’11 luglio 2004 Papa Wojtyła, affaticato dalla malattia, recitò il suo ultimo Angelus “valdostano”, affidando alle migliaia di fedeli presenti e ai milioni di spettatori collegati la sua ennesima e conclusiva testimonianza d’amore per la nostra terra:

“In questa oasi di quiete, di fronte al meraviglioso spettacolo della natura, - sottolineò - si sperimenta facilmente quanto proficuo sia il silenzio, un bene oggi sempre più raro. Le molteplici opportunità di relazione e di informazione che offre la società moderna rischiano talora di togliere spazio al raccoglimento, sino a rendere le persone incapaci di riflettere e di pregare. In realtà, solo nel silenzio l’uomo riesce ad ascoltare nell’intimo della coscienza la voce di Dio, che veramente lo rende libero. E le vacanze possono aiutare a riscoprire e coltivare questa indispensabile dimensione interiore dell’esistenza umana.” 

Le dichiarazioni 

Renzo Testolin, Presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta

Celebreremo il ventennale della scomparsa di Giovanni Paolo II e ricorderemo il suo particolare rapporto con la Valle d’Aosta con una serie di iniziative di carattere culturale, religioso, ma anche di visita e di riscoperta, che hanno coinvolto la Diocesi di Aosta, il Consiglio Valle e il Comune di Introd, che ringrazio. La presenza del Pontefice in Valle d’Aosta per dieci estati, tra il 1989 e il 2004, cui si deve aggiungere la storica visita pastorale del 1986, ha lasciato un segno profondo nella nostra comunità e innanzi tutto nei credenti, grazie alla testimonianza di una fede straordinaria. Da allora tutti i valdostani hanno imparato a guardare le bellezze della loro terra con gli occhi di un Papa innamorato delle nostre montagne. Questa celebrazione ci permetterà anche di ricordare tutti coloro che in questi anni si sono prodigati per accogliere al meglio il Papa e per fargli apprezzare la nostra Valle, tra i quali tengo a ricordare con particolare affetto il sindaco Osvaldo Naudin e Albert Cerise. 

Alberto Bertin, Presidente del Consiglio Valle

A vent’anni dalla sua scomparsa, la Valle d’Aosta ricorda il legame di Papa Giovanni Paolo II con il nostro territorio, segnato dai suoi soggiorni estivi e le camminate tra sentieri e montagne. Questi momenti restano parte della nostra storia e della memoria collettiva, testimoniando l’attenzione che il Pontefice ha sempre riservato alla nostra regione. 

Jean-Pierre Guichardaz, Assessore ai beni e alle attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali

San Giovanni Paolo II ha rappresentato una figura straordinaria non solo per la Chiesa, ma per l’intera umanità. Il suo esempio di fede, coraggio e dedizione ha lasciato un segno indelebile nella storia contemporanea. La Valle d’Aosta ha avuto il privilegio di ospitarlo per dieci estati, e il legame profondo che ha instaurato con la nostra regione è testimoniato dai numerosi luoghi che ancora oggi parlano di lui.

Giovanni Paolo II ha saputo dialogare con le giovani generazioni, trasmettendo loro fiducia e speranza in un mondo spesso segnato da incertezze e difficoltà. Le iniziative organizzate per questo ventennale non sono solo un omaggio alla sua memoria, ma anche un’opportunità per riscoprire e valorizzare il suo insegnamento, che ancora oggi può ispirare il nostro presente e il nostro futuro. 

Monsignor Franco Lovignana, Vescovo di Aosta

La Diocesi di Aosta accoglie con vivo apprezzamento l’iniziativa dell’Amministrazione Regionale per ricordare i 20 anni dalla morte di San Giovanni Paolo II che per lunghi anni ha legato la Sua benevolenza alla nostra terra. È una bella occasione non soltanto per esprimergli la nostra gratitudine, ma anche per invocare la sua intercessione. 

Vittorio Anglesio, Sindaco di Introd

Il nostro comune ha avuto l’onore e il privilegio di ospitare per 10 anni Papa Karol Wojtyla e la mostra fotografica insieme al ciclo di eventi in calendario vuole essere un ulteriore tassello del ricordo che ci ha lasciato nelle nostre memorie e nei nostri cuori e dell’affezione del popolo valdostano al grand’uomo che fu San Giovanni Paolo II. 

Alessandra Ferraro, direttore Isoradio Rai curatrice della mostra “Mater Vallis, itinéraire méditatif

L’esposizione fotografica vuole accompagnare il visitatore in un itinerario di grande impatto visivo: scatti che raccontano il forte legame del Papa con il tanto amato villaggio di Les Combes d’Introd e con tutta la Valle d’Aosta, a partire dal 1986 anno della visita pastorale alla città e diocesi di Aosta. Sono onorata di aver potuto, in qualità di curatrice, esprimere, attraverso il percorso dell’esposizione, quel fil rouge che da sempre ha unito la Valle d’Aosta al Papa Santo, innamorato delle montagne valdostane che lo hanno accolto nei numerosi soggiorni di riposo. 

ALBUM FOTOGRAFICO 

SU