Vite in ascesa - 14 marzo 2025, 07:06

COLLE DELL’URINA (Traversata)

Se si è in possesso di una tendina superleggera, per l’amenità del luogo, in piena estate consiglio di pernottare a Valpréveyre ove non è difficile ristorarsi.

Il Bric Bucie visto salendo al Colle dell’Urina

Il Bric Bucie visto salendo al Colle dell’Urina

Al colle dell’Urina, un cippo raffigura la Croce Sabauda e i Gigli di Francia, simboli della monarchia e per lungo tempo emblema dei re di Francia. Secondo Angelo de Gubernatis, il giglio rappresenterebbe l’aumento della popolazione, simbolo della riproduzione. Lo stemma dei gigli forma il cuore degli stemmi di Francia indossati dai re. Inizialmente, i gigli erano senza numero definito, ma fu Carlo V a portarli a tre. Restaurato nel 1814 dopo il periodo napoleonico, il Giglio di Francia ha perso la sua qualità di emblema ufficiale nel 1830 sotto Luigi Filippo, che lo sostituì con la carta costituzionale. Queste notizie ci aiutano a comprendere come la montagna ricordi segni storici del passato, simboli di cultura.

Da Villanova, si sale attraversando i casolari Brunei, il Forte di Mirabouc, e si arriva al piano del Pis. Qui si lascia la deviazione per il Rifugio Jervis, puntando verso destra, e si segue una stretta gola che conduce al Cumaliot (1821 m). Si prosegue tra pascoli e si giunge a una cresta con larici e rododendri. A mezza costa, si raggiungono “le Barricate”, situate sul contrafforte che separa il Vallone della Combalassa da quello dell’Urina. Il sentiero, in lieve discesa, entra nella Comba dell’Urina e poi sale verso una conca evidente. Subito dopo, diventa ripido ma ben visibile.

Sulla sinistra si trova una parete rocciosa con sfasciumi solcati dal sentiero che conduce al Fontanone (2355 m). Una grotta naturale, visitata dagli speleologi, si trova poco lontano. Ha un andamento verticale che scende per decine di metri nel sottosuolo. Fino a questo punto, il percorso richiede circa 3 ore da Villanova. Il sentiero prosegue sulla destra, transitando accanto a vecchie costruzioni militari in rovina. Dopo una salita agevole, si raggiunge il Colle dell’Urina (3,20 ore da Villanova). Dopo una breve sosta per recuperare le forze, inizia la discesa nel Vallon d’Urina, che prende il nome dal Torrente omonimo che scorre sul versante francese.

Verso il Colle dell'Urina

Si percorre la sponda destra dell’ampio vallone, seguendo una lunga trasversale che entra nel Vallon de Malaure. In caso di bel tempo, si notano le ampie curve del sentiero, in vista dell’abitato di Valpréveyre (1859 m), dove termina l’escursione. Tempo totale: 5 ore. Giunti a questo punto, si decide secondo la scelta fatta prima di partire. Se si è in due gruppi partendo da versanti opposti, si scambiano le chiavi al Colle dell’Urina. Il pernottamento è più facile a Le Roux (1760 m), raggiungibile in circa 30 minuti da Valpréveyre, e il ritorno avviene il giorno successivo, compiendo il percorso al contrario.

Se si dispone di una tendina superleggera, consiglio di pernottare a Valpréveyre, un luogo ideale per ristorarsi. Da qui, il dislivello in salita per tornare al Colle dell’Urina (circa 1,30 ore) è di 670 m. Dal Colle dell’Urina, la vista sulla cresta Nord-Est del Monte Palavas è mozzafiato. Su una pietra giacente, è inciso l’anno 1823, mentre su un’altra pietra è incisa una croce che indica il versante italiano.

Aquilegia alpina nei pressi dei casolari Brunei e il Forte di Mirabouc

NOTIZIE TECNICHE:
Nome dell’itinerario: Colle dell’Urina (Traversata)
Altezza massima raggiungibile: 2529 m
Tipo di percorso: Traversata di escursionismo classico
Ore: Da Villanova a Valpréveyre ore 5 h (in un sol senso)
Dislivello totale: 1304 m
Difficoltà: Escursionistica
Materiale occorrente: da trekking
Accesso: Da Pinerolo si segue la provinciale che superato l’abitato di Torre Pellice conduce a
Bobbio Pellice (TO), inoltrandosi nell'alta Val Pellice. Si giunge sino alla borgata Villanova (1225 m.)
Punti d’appoggio: I villaggi di partenza e d’arrivo
Località di partenza: Villanova
Località di arrivo: Valpréveyre
Cartografia: IGC Monviso n. 6 – 1:50000.

Lodovico Marchisio

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