ECONOMIA - 12 marzo 2025, 12:00

Le banche e il futuro delle comunità montane: un appello di Uncem per non abbandonare i territori più fragili

Bussone (Uncem) 'Pensare al futuro del Paese ripensando insieme i servizi'

Marco Bussone presidente Uncem

Marco Bussone presidente Uncem

L'importanza di mantenere gli sportelli bancari nei paesi di montagna è un tema che merita attenzione, soprattutto in un contesto economico in cui la crescita delle aree più fragili rischia di essere ostacolata dalla chiusura dei servizi bancari. Marco Bussone, Presidente nazionale di Uncem, sottolinea come la chiusura delle filiali nelle zone montane e rurali non solo rappresenti una mancanza di servizi essenziali, ma anche un tradimento dei valori che le banche dovrebbero promuovere. In un momento in cui la tecnologia sta cambiando il volto dei servizi bancari, con il predominio delle operazioni online e l'home banking, Bussone invita a riflettere sul valore che una banca può avere nella vita delle comunità locali.

Bussone afferma con forza: "Dove c'è credito, dove c'è risparmio, ci sono investimenti, lavoro, progresso, sviluppo, innovazione. Dove vi sono servizi, vi sono opportunità, fiducia, visione, futuro". La chiusura degli sportelli bancari nelle piccole realtà montane e rurali rischia di minare questo equilibrio, soprattutto per quelle zone che già vivono sfide economiche, demografiche e sociali. In un'Italia che combatte contro le disuguaglianze e le sperequazioni, il Presidente di Uncem denuncia una "smobilitazione" che favorisce le aree urbane e lascia indietro quelle meno popolose e più isolate.

Il rischio di una crescita squilibrata è evidente, e Bussone lo descrive con chiarezza: "Un sistema liberale è quello che vede le banche da secoli protagoniste non solo nel garantire risparmio e flussi finanziari adeguati e regolati, ma anche di contribuire alla crescita e alla giustizia". Le banche non dovrebbero limitarsi a rispondere alle esigenze economiche immediate, ma anche a sostenere la giustizia sociale, promuovendo pari opportunità e accesso a servizi finanziari in tutte le aree del Paese, indipendentemente dalla loro grandezza.

Un altro punto cruciale sollevato da Bussone è la contraddizione tra i profitti delle grandi banche e la decisione di ridurre la loro presenza nelle aree più fragili. Nonostante gli utili impressionanti, le banche continuano a chiudere sportelli in zone meno profittevoli, abbandonando comunità che non riescono a garantire numeri elevati di utenti o transazioni. "Tanto gli utili e i fatturati ci sono lo stesso, probabilmente dicono board e cda, alti dirigenti e advisor", afferma con delusione Bussone, rilevando come l'economia non sia solo una questione di numeri, ma di sostenibilità e coesione sociale.

Le BCC (Banche di Credito Cooperativo) rappresentano una risposta diversa, rimanendo ancorate al territorio e dimostrando che è possibile coniugare l’aspetto economico con un forte impegno sociale. Non è una questione solo di numeri, ma di valori: opportunità, fiducia, visione e futuro. Bussone lancia un appello forte e chiaro a tutte le banche, esortandole a non dimenticare il loro ruolo fondamentale nelle comunità e a non abbandonare le aree più fragili.

"Pensare al futuro del Paese ripensando insieme i servizi", questa è la chiave della riflessione che Bussone propone. Le scelte di oggi influenzeranno il Paese di domani, e il Presidente di Uncem esorta le banche a considerare il futuro delle aree montane e rurali non come un costo, ma come un investimento che arricchisce l'intera nazione.

In conclusione, la chiusura degli sportelli bancari nelle zone montane non è solo una questione economica, ma un atto che ha conseguenze sociali profonde. Come evidenziato da Marco Bussone, la responsabilità delle banche non è solo quella di generare utili, ma anche di contribuire al benessere e alla coesione delle comunità in cui operano. E per questo motivo, è fondamentale che le banche non dimentichino il loro ruolo sociale e il valore che un servizio bancario può rappresentare per chi vive e lavora nelle aree più isolate e fragili del Paese.

pi/red

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