FEDE E RELIGIONI - 10 marzo 2025, 08:00

Papa Francesco, il volontariato è profezia e segno di speranza

Nel testo delle riflessione domenicale il Papa ringrazia i medici e chi assiste i malati

Papa Francesco, il volontariato è profezia e segno di speranza

Di Angela Ambrogetti - ACI Stampa

"Nelle nostre società troppo asservite alle logiche del mercato, dove tutto rischia di essere soggetto al criterio dell’interesse e alla ricerca del profitto, il volontariato è profezia e segno di speranza, perché testimonia il primato della gratuità, della solidarietà e del servizio ai più bisognosi". Il testo della riflessione che il Papa in genere propone prima della recita dell' Angelus di mezzogiorno ancora una volta è solo un testo consegnato. Papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli dal 14 febbraio per un polmonite bilaterale, sta leggermente meglio dicono i medici, ma la prognosi è riservata. Due giorni fa ha registrato un brevissimo messaggio di ringraziamento per le preghiere in spagnolo. Ma si sentiva una grande fatica nel respiro perché il Papa è tutto il giorno in terapia di ossigeno in varie modalità.

Il messaggio domenicale però arriva. Anche perché oggi si celebra il Giubileo del mondo del Volontariato.

Il Papa parla di Quaresima e Giubileo e ovviamente di volontariato, come quello negli ospedali ad esempio: "nel mio prolungato ricovero qui in Ospedale, anch’io sperimento la premura del servizio e la tenerezza della cura, in particolare da parte dei medici e degli operatori sanitari, che ringrazio di cuore. E mentre sono qui, penso a tante persone che in diversi modi stanno vicino agli ammalati e sono per loro un segno della presenza del Signore. Abbiamo bisogno di questo, del “miracolo della tenerezza”, che accompagna chi è nella prova portando un po’ di luce nella notte del dolore".

E da qui il grazie per "tutti coloro che mi stanno mostrando la loro vicinanza nella preghiera: grazie di cuore a tutti! Prego anch’io per voi. E mi unisco spiritualmente a quanti nei prossimi giorni parteciperanno agli Esercizi spirituali della Curia romana".

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E dalla camera d'ospedale il Papa non dimentica i tanti drammi del mondo. "Insieme- scrive- continuiamo a invocare il dono della pace, in particolare nella martoriata Ucraina, in Palestina, in Israele, nel Libano e nel Myanmar, in Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo. In particolare, ho appreso con preoccupazione della ripresa di violenze in alcune zone dellaSiria: auspico che cessino definitivamente, nel pieno rispetto di tutte le componenti etniche e religiose della società, specialmente dei civili".

E conclude: "Vi affido tutti alla materna intercessione della Vergine Maria. Buona domenica e arrivederci!"

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