CRONACA - 01 marzo 2025, 21:06

Attenzione alle truffe sulle Comunità Energetiche

In un momento in cui l'energia rinnovabile dovrebbe essere una risorsa strategica per le comunità locali, cresce l’allerta sui rischi di truffe e speculazioni legate alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

Jean Barocco e Marco Bussone, consigliere nazionale e presidente Uncem

Jean Barocco e Marco Bussone, consigliere nazionale e presidente Uncem

L'Uncem, l'Unione Nazionale Comuni, Comunità e Enti Montani, lancia un appello forte ai Comuni italiani, invitandoli a prestare la massima attenzione a proposte che, pur apparendo vantaggiose, potrebbero rivelarsi delle vere e proprie fregature.

Le preoccupazioni emergono in un contesto in cui diverse configurazioni nazionali impongono ai Comuni di aderire a CER sparse per l'Italia, senza un piano coerente e senza considerare le specificità territoriali. “Le proposte che arrivano da millantatori sono troppe e rischiano di illudere le amministrazioni locali. Ci sono situazioni che promettono facili risparmi e vantaggi, ma si rivelano truffe mascherate da opportunità”, afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

Il rischio è quello di un mercato che si alimenta di illusioni, con iniziative che sembrano promettere risparmi energetici facili e risultati miracolosi, ma che di fatto minano la sostanza stessa delle CER, trasformandole in operazioni speculative. In alcuni casi, si chiedono addirittura spazi sui tetti pubblici per impianti fotovoltaici, espropriando di fatto gli Enti locali e lasciandoli privi di alcun reale beneficio.

Uncem chiede quindi un intervento chiaro e forte da parte del GSE (Gestore dei Servizi Energetici), invitandolo a mettere in guardia i Comuni da proposte che suonano più come una trappola che come una reale opportunità. Le Comunità Energetiche, secondo l'associazione, devono essere operazioni che nascono dal basso, all'interno di strategie di Green Community che vedano il coinvolgimento diretto delle Unioni di Comuni, delle Comunità Montane e delle realtà locali, evitando il rischio di creare false aspettative su un'energia facile da ottenere.

“La nostra priorità è evitare le speculazioni e garantire che i progetti legati alle CER siano effettivamente comunitari, con l’obiettivo di combattere la povertà energetica e non di alimentare il business di pochi a discapito delle comunità locali”, continua Bussone. “Stiamo lavorando con il Ministero dell'Ambiente e con il GSE per evitare che i territori siano ingannati da progetti facili e speculativi, ma che siano accompagnati in un percorso serio e sostenibile.”

L'invito, quindi, è chiaro: i Comuni devono essere cauti, non farsi ingannare da chi promette risultati facili e rapidi. Le Comunità Energetiche vanno costruite con una visione di lungo termine, dentro progetti concreti e partecipativi, lontani dalle sirene dei profitti facili. Il futuro dell’energia deve essere una sfida comune, che coinvolga davvero la comunità e che miri a ridurre la povertà energetica, non a favorire interessi privati a danno del bene comune.

pi.mi.

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