CRONACA - 28 febbraio 2025, 09:00

Ecci i ponti di primavera anche se viaggiare è un lusso per pochi , ma la scoperta è un bene per tutti

È primavera, e come recita il proverbio, "aprile, dolce dormire", ma quest’anno il mese di aprile porta con sé anche una nuova voglia di viaggiare

Ecci i ponti di primavera anche se viaggiare è un lusso per pochi , ma la scoperta è un bene per tutti

Nonostante il carovita, gli italiani non rinunciano a un po' di respiro, e, secondo un'indagine dell'Udicon, circa uno su quattro approfitterà dei ponti di Pasqua, 25 aprile e 1 maggio per staccare dalla routine quotidiana e concedersi una mini vacanza. I giovani sono i più attivi, pronti a partire con la frenesia che solo la primavera sa dare, ma anche coloro che sono più avanti con gli anni, come i 35-54enni, non vogliono lasciarsi sfuggire l’occasione di godersi un’aria di mare che sa di rinnovamento.

E dove vanno? La Sicilia sembra essere la regina dei ponti, con la sua bellezza naturale e il clima accogliente che attrae tanti turisti, seguita a ruota dalla Toscana e dalla Campania. Un'accoglienza perfetta per chi cerca il calore del sud e un pizzico di avventura. Ma c'è un dato che fa riflettere: una sorpresa tra le tendenze, che svela un cambiamento curioso nelle preferenze. I piccoli borghi, spesso dimenticati, conquistano il cuore di tanti giovani, che con il loro spirito di scoperta si avvicinano a un turismo più autentico e sostenibile, lontano dalle folle e più vicino alla cultura. "Chi cerca trova", si dice, e forse questo è il segno che le nuove generazioni stanno cercando più di un semplice relax: desiderano tornare alle radici, respirare il vero spirito italiano, scoprire la magia nascosta nei luoghi meno battuti.

Ma non tutti partiranno. Il prezzo, si sa, gioca un ruolo da protagonista, e per molti italiani, viaggiare resta un lusso, più che una necessità. Il 55% delle persone ammette che il costo è il fattore determinante nelle scelte di viaggio, e questo spiega perché tanti rinunciano o rimandano i loro piani. "Il turismo dovrebbe essere per tutti, non un lusso", commenta Martina Donini, presidente dell'Udicon. Un diritto universale, insomma, che però sembra sfuggire a molte famiglie, che sono costrette a fare i conti con un bilancio familiare sempre più in difficoltà.

Eppure, nonostante le difficoltà economiche, non mancano le opportunità. I viaggi brevi, che durano tra i 2 e i 4 giorni, si confermano la soluzione più popolare, seguita da chi, con una buona dose di nostalgia, torna a casa dai parenti per una sorta di "mini-vacanza" a basso costo. Sono tanti quelli che approfittano delle feste per ritrovare un legame familiare, riscoprendo il valore della convivialità che in tanti casi è l’unica vera forma di vacanza accessibile.

Guardando oltre i ponti, però, l’estate si fa sentire. Quasi il 42% degli italiani ha già messo in programma una vacanza estiva, ma ancora il 38% non partirà. Una spaccatura che fa riflettere, perché se da un lato c’è la speranza di un'estate al mare, dall’altro c'è il peso di una realtà fatta di scelte difficili. E come diceva un vecchio saggio, "chi può viaggiare, è ricco di bellezza". Ma questa bellezza, purtroppo, non è per tutti.

Viaggiare non è solo svago, è un bisogno di recupero, un diritto a vivere una vita più serena e piena. Non solo per la mente, ma anche per l’economia locale, che soffre quando meno viaggiatori varcano le soglie delle strutture turistiche. Ogni partenza è anche una piccola crescita per i territori che accolgono i turisti, un cerchio virtuoso che si interrompe quando il viaggio diventa un sogno irraggiungibile per molti. Ma, come recita il proverbio, "chi non risica non rosica". L'invito, quindi, è a non rinunciare troppo presto alla possibilità di partire, di scoprire, di immergersi nel mondo. La primavera è qui, e ogni viaggio, grande o piccolo che sia, è un passo verso un benessere che non ha prezzo.

pyred

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