CRONACA - 26 febbraio 2025, 14:42

Attacchi hacker russi alla Valle d'Aosta

NoName057 colpisce al cuore della pubblica amministrazione italiana

Attacchi hacker russi alla Valle d'Aosta

L'offensiva informatica portata avanti dal gruppo di hacker filorussi NoName057 continua senza sosta, segnando oggi il decimo giorno consecutivo di attacchi DDoS (Distributed Denial of Service). Questa campagna, che ha preso di mira diversi enti pubblici italiani, sta crescendo in intensità e dimostra l'adattabilità del gruppo, che sembra aver affinato le proprie tattiche in risposta agli ostacoli incontrati durante le prime fasi dell'operazione. Gli attacchi sono sempre più mirati, con l’obiettivo di portare avanti la propaganda russa, cercando di indebolire e destabilizzare le infrastrutture di governo e le comunicazioni pubbliche.

Oggi, i principali target degli attacchi sono i siti istituzionali di alcune Regioni e Comuni italiani, tra cui Abruzzo, Basilicata, Molise e Valle d'Aosta. Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta è tra gli obiettivi principali, insieme ai Comuni di Giugliano (Napoli), Allein e Aymavilles (Aosta). Questi attacchi continuano a causare interruzioni nei servizi online delle amministrazioni locali, con i siti che risultano irraggiungibili per i cittadini e i funzionari pubblici. Sebbene l'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale stia attivamente intervenendo per contrastare questi attacchi, il gruppo NoName057 ha scelto, con ogni probabilità, questi bersagli meno protetti e meno visibili al pubblico internazionale.

La strategia di attaccare siti istituzionali di livello regionale o comunale può sembrare meno eclatante rispetto all'assalto a infrastrutture più critiche, ma non per questo meno dannosa. Anzi, questi attacchi hanno il potenziale di creare una sorta di effetto "onde d'urto" a livello locale, minando la fiducia dei cittadini nelle capacità delle autorità di proteggere i loro dati e i servizi online. L'assenza di una risposta rapida e concreta può contribuire a un clima di incertezza, alimentando la disinformazione, un obiettivo spesso perseguito da attacchi di natura geopolitica come questi.

Il gruppo NoName057, noto per la sua affiliazione ai gruppi hacker russi e per le sue attività di cyberattacco mirate alla destabilizzazione di Stati e sistemi politici, sembra aver capito che ottenere visibilità attraverso attacchi contro obiettivi di alto profilo, come istituzioni nazionali e globali, non sempre porta ai risultati sperati. Dopo aver fallito nel causare danni significativi a obiettivi di livello superiore, la scelta di concentrarsi su obiettivi più vulnerabili e meno protetti, come le amministrazioni locali, permette loro di mantenere il ritmo degli attacchi e, al contempo, seminare caos e incertezza in una più ampia gamma di istituzioni pubbliche.

Questa evoluzione nella strategia di attacco è una chiara indicazione della resilienza e dell’adattabilità dei gruppi hacker. L'incapacità di colpire obiettivi di alto profilo non li ha fermati, ma ha invece spinto il gruppo a ridefinire i propri obiettivi, dimostrando un alto livello di strategia e perseveranza. Nel frattempo, le autorità italiane stanno cercando di rispondere con un rafforzamento delle misure di protezione e con una collaborazione più stretta tra le amministrazioni locali e le forze di cybersicurezza.

In questo contesto, è essenziale che anche i singoli cittadini siano consapevoli della crescente minaccia informatica e dell'importanza di seguire le indicazioni delle autorità in termini di sicurezza digitale. Oltre agli interventi diretti delle agenzie di cybersicurezza, c'è una crescente necessità di educare tutti, dalle amministrazioni locali ai cittadini, su come difendersi da questi attacchi che, a partire dalle piccole realtà, possono facilmente estendersi a livello nazionale.

L’evoluzione della campagna di NoName057 non è solo un allarme per la sicurezza informatica italiana, ma anche un segnale di come la guerra cibernetica possa prendere piede in un contesto geopolitico sempre più frammentato, dove le linee tra attacchi "politici" e "criminali" sono sempre più sottili. La protezione delle infrastrutture critiche, sia locali che nazionali, richiede una vigilanza costante e una risposta agile, in grado di adattarsi alle nuove minacce, che si evolvono continuamente.

SU