Il bene comune - 22 febbraio 2025, 12:26

Oltre 600 e più di 170 famiglie iscritti al Centro per le famiglie di Aosta

Il Centro per le famiglie si conferma come un punto di riferimento solido per le famiglie valdostane, un luogo dove è possibile non solo trovare supporto ma anche condividere esperienze, crescere e sviluppare insieme

Oltre 600 e più di 170 famiglie iscritti al Centro per le famiglie di Aosta

Nel corso del 2024, più di 170 nuclei familiari hanno scelto di rivolgersi al Centro per le famiglie, un luogo che ha saputo rispondere alle diverse necessità di 640 persone. Un dato che testimonia l’importanza e la rilevanza di questo servizio per la comunità. Dall’inizio dell’anno scorso, il Centro ha visto un cambio di gestione, affidato dall’Assessorato alla Sanità, Salute e Politiche Sociali della Regione Autonoma Valle d’Aosta a una partnership composta dalle cooperative La Libellula, Noi e Gli Altri, la Melagrana, e dal Forum delle Associazioni Familiari Valle d’Aosta. Una gestione che ha portato nuovi slanci e una moltiplicazione delle attività, tutte mirate a migliorare la vita quotidiana delle famiglie.

Le azioni del Centro si sono concentrate su tre principali aree. La prima riguarda l’informazione e l’orientamento ai servizi di supporto. Il Punto Famiglia, uno degli spazi più apprezzati, ha registrato tra i 10 e i 13 accessi al mese, offrendo percorsi di accompagnamento per persone in momenti di difficoltà. "Il Centro ha espresso la sua anima plurale", racconta Paola Baccianella, coordinatrice del Centro, sottolineando come questo spazio sia diventato un luogo di condivisione, dove ogni fascia di età, cultura e tradizione può incontrarsi. Un altro importante punto di riferimento è stato lo Sportello di ascolto, che ha avviato 10 cicli di consulenza, a disposizione di adulti e minori, per affrontare in modo professionale e risolutivo le problematiche quotidiane.

Il secondo ambito di intervento, l’empowerment, ha visto la promozione di attività pensate per tutte le fasi della vita, dalla neogenitorialità all’adolescenza, fino alla terza età, con un costante focus sull’equilibrio tra vita familiare e lavorativa. In questo contesto, il Centro ha affrontato anche il tema dell’accoglienza e dell’affidamento familiare, supportando progetti come Famiglia più Famiglia e gruppi di supporto per i volontari. La creazione di una rete tra famiglie, i servizi territoriali, le istituzioni scolastiche e le associazioni di volontariato ha arricchito ulteriormente l’offerta del Centro, creando un vero e proprio sistema di supporto integrato per il benessere della comunità.

Guardando al futuro, il 2025 si preannuncia ricco di novità. Una delle iniziative più attese è la creazione dello spazio laboratoriale “La Bottega dell’arte educativa”, che avrà lo scopo di mettere in gioco abilità e conoscenze, approfondendo temi come l’educazione digitale, l’invecchiamento attivo e l’educazione alimentare. “La Bottega dell’arte educativa” sarà un luogo di sperimentazione pratica, in collaborazione con esperti, dove famiglie e professionisti potranno condividere esperienze e apprendere insieme.

Il Centro proseguirà inoltre con l’apprezzato ciclo “La Cassetta degli attrezzi per genitori imperfetti”, un’opportunità di confronto e formazione sulle sfide quotidiane della genitorialità. Nel primo semestre dell’anno, il focus sarà sui bambini tra i 6 e gli 11 anni, mentre nel secondo saranno affrontati temi legati all’adolescenza. Il primo incontro si terrà il 28 febbraio, con la partecipazione di Eleonora Azais, Chiara Bettinelli e Daniela Nardo, professioniste in neuropsicomotricità e logopedia, per discutere insieme le dinamiche e le difficoltà legate alla crescita dei bambini.

A marzo riprenderanno anche le attività creative e artistiche, con il laboratorio di teatro “Believe!”, dedicato a ragazzi dai 10 ai 14 anni, a cura della regista e attrice Stefania Tagliaferri, in collaborazione con la compagnia teatrale Palinodie. Inoltre, martedì 4 marzo si festeggerà il Carnevale Interculturale, dalle 16:00 alle 18:00, con un evento speciale a cura di Ranzie Mensah, che utilizzerà le maschere della tradizione africana per stimolare una riflessione sulle diversità culturali.

Con queste attività, il Centro per le famiglie si conferma come un punto di riferimento solido per le famiglie valdostane, un luogo dove è possibile non solo trovare supporto ma anche condividere esperienze, crescere e sviluppare insieme. Come afferma Paola Baccianella, “il Centro è uno spazio fatto dalle persone per le persone, per condividere competenze ed esperienze, confrontarsi, formarsi ed educare insieme”. Un esempio concreto di come la comunità possa unire le proprie forze per affrontare le sfide quotidiane, creando insieme un futuro migliore.

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