Di Marco Mancini (VN)
Il nostro pensiero va a Papa Francesco, preghiamo per la sua salute, ha detto il Cardinale introducendo la celebrazione eucaristica.
Le Beatitudini - ha scritto invece il Papa nell’omelia - “ribaltano la logica del mondo e ci invitano a guardare la realtà con occhi nuovi, con lo sguardo di Dio, che vede oltre le apparenze e riconosce la bellezza, persino nella fragilità e nella sofferenza”.
Compito di artisti e persone di cultura, è quello di “essere testimoni della visione rivoluzionaria delle Beatitudini. La vostra missione è non solo di creare bellezza, ma di rivelare la verità, la bontà e la bellezza nascoste nelle pieghe della storia, di dare voce a chi non ha voce, di trasformare il dolore in speranza”.
“L’artista - prosegue il testo - è colui o colei che ha il compito di aiutare l’umanità a non perdere la direzione, a non smarrire l’orizzonte della speranza. Ma attenzione: non una speranza facile, superficiale, disincarnata. La vera speranza si intreccia con il dramma dell’esistenza umana. Non è un rifugio comodo, ma un fuoco che brucia e illumina, come la Parola di Dio. Per questo l’arte autentica è sempre un incontro con il mistero, con la bellezza che ci supera, con il dolore che ci interroga, con la verità che ci chiama. Altrimenti, guai”.