CRONACA - 16 febbraio 2025, 08:00

A Sanremo anche una parte buona della Valle d’Aosta

Con Marco Sorbara a Casa Sanremo con la Tazzina della Legalità un messaggio di giustizia legalita e impegno sociale

Marco Sorbara

Marco Sorbara

Sanremo, città simbolo della musica italiana, ha ospitato anche una parte meno celebrata ma altrettanto importante della Valle d'Aosta. In occasione del 75° Festival della Canzone Italiana, mentre le luci del palco erano puntate sulle esibizioni dei cantanti, a Casa Sanremo si è tenuto un evento che ha messo in luce l’impegno per la giustizia, la legalità e il supporto ai più vulnerabili. L’Associazione La Tazzina della Legalità, guidata da Marco Sorbara, Mauro Esposito e Sergio Gaglianese, ha avuto l’onore di presentare le proprie iniziative, destinate a sostenere i testimoni di giustizia, i collaboratori e le vittime di errori giudiziari.

Casa Sanremo, spazio che tradizionalmente ospita incontri di alto livello tra artisti, giornalisti e professionisti, si è trasformata così anche in un luogo di confronto su temi sociali cruciali. L’occasione ha visto la presenza di numerosi esponenti di spicco del panorama giuridico e giornalistico italiano, come Nicola Gratteri e Camillo Falvo, nomi noti del Pool Antimafia, nonché figure di riferimento come Francesca Nanni, Annamaria Frustaci, Ciro Angelillis, Paolo Di Giannantonio, Sigfrido Ranucci e Paolo Pagliaro. A tutti loro, va un ringraziamento speciale per il contributo alla discussione e alla sensibilizzazione sulla legalità.

Al centro il procuratore Gratteri

Marco Sorbara, che ha avuto un ruolo centrale nell’evento, è noto per il suo impegno instancabile nel campo della giustizia e della legalità. Come presidente dell’associazione, Sorbara ha sempre messo al centro del proprio operato la difesa dei diritti di chi è stato emarginato dal sistema giudiziario, sia che si tratti di persone vittime di errori giudiziari, sia che si tratti di coloro che, come i testimoni di giustizia, hanno fatto scelte difficili per contribuire a smantellare le organizzazioni criminali. La sua passione per la causa è emersa con forza anche in quest’occasione, quando ha sottolineato l’importanza di portare questi temi nei luoghi della cultura e dell’arte, come a Casa Sanremo, dove si crea un incontro tra la musica e l’impegno civile.

Tuttavia, la storia di Marco Sorbara non è solo quella di un attivista impegnato per la legalità. Il suo percorso è stato segnato da un’esperienza dolorosa che lo ha visto vittima di una malainchiesta che, per quasi 909 giorni, lo ha tenuto in carcere. Nel 2010, Sorbara fu accusato di essere funzionale alla ‘ndrangheta, un’accusa gravissima che gettò un’ombra sulla sua vita e sulla sua carriera. Trascorse anni in prigione, lottando per dimostrare la sua innocenza, fino a quando, nel 2023, fu definitivamente assolto da tutte le accuse. La sua assoluzione rappresentò una vittoria della giustizia, ma anche un momento catartico per Sorbara, che dovette fare i conti con il dolore e la devastazione che un’accusa infamante può causare. Nonostante questo lungo periodo di sofferenza, Marco Sorbara non ha mai smesso di credere nella giustizia e, anzi, la sua esperienza lo ha reso ancora più determinato a lottare per i diritti e la dignità di chi vive nell'ombra del sistema giudiziario.

L’esperienza a Casa Sanremo è stata un’occasione non solo per presentare il lavoro di La Tazzina della Legalità, ma anche per raccontare una storia di resistenza e di riscatto. La vicenda di Sorbara è il simbolo di chi, pur essendo stato ingiustamente accusato e privato della libertà, riesce a rialzarsi e a continuare a combattere per un mondo più giusto. La sua lotta non si è fermata all'assoluzione, ma si è tradotta in un impegno costante per aiutare gli altri a evitare gli stessi errori e ingiustizie che ha vissuto sulla propria pelle.

Marco Sorbara con Sigfrido Ranucci

L'Associazione La Tazzina della Legalità ha inoltre condiviso con i partecipanti i numerosi progetti che porta avanti nelle scuole, con lo scopo di sensibilizzare le nuove generazioni sul valore della legalità e della giustizia. Questo tipo di iniziative sono fondamentali per costruire una cultura del rispetto delle regole e per fornire ai giovani gli strumenti per diventare cittadini consapevoli e responsabili. È stato inoltre annunciato un imminente incontro con il Movimento Agende Rosse di Genova, che ha invitato l’associazione a collaborare per iniziative congiunte volte a sensibilizzare ulteriormente la società sul tema della legalità.

L'esperienza a Casa Sanremo, quindi, non è stata solo un’opportunità per presentare il lavoro di La Tazzina della Legalità, ma anche un’occasione per dare visibilità a chi, ogni giorno, lotta in silenzio per un sistema più giusto. L'evento ha sottolineato quanto sia cruciale l’impegno sociale, anche in contesti apparentemente lontani dalle questioni giuridiche, come il mondo della musica e dell'intrattenimento. La musica, infatti, come tutte le forme d'arte, ha un potere di comunicazione universale che può essere un mezzo straordinario per sensibilizzare su temi importanti.

Marco Sorbara, così come gli altri membri dell’associazione, continua a credere fermamente che ogni piccolo gesto, ogni tazzina di legalità versata, contribuisca a costruire una società migliore. La sua visione non si ferma alla mera azione di denuncia, ma si estende alla promozione di una cultura della giustizia che sia capillare e condivisa, in ogni angolo della società. L’esperienza a Sanremo è solo uno dei tanti passi in questo lungo percorso di impegno civile, ma è anche un segnale forte che la Valle d’Aosta, con la sua parte migliore, è sempre presente laddove si parla di giustizia, legalità e diritti umani.

Il Maestro orafo Michele Affidato, Mauro Esposito testimone di giustizia, Sergio Gaglianese presidente dell’associazione a Tazzina Della Legalita, e Marco Sorbara delegato sul percorso della Legalità con Mauro Esposito e Sergio Gaglianese

pi.mi.

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