La Chiesa celebra Santi 21 Martiri Copti in Libia
Un coraggio, quello dei copti, dimostrato di fronte al mondo dai 20 egiziani e un ghanese, che il 15 febbraio 2015 vennero sgozzati sulla spiaggia di Smirne, in Libia, dove si trovavano per lavoro. Ad ucciderli gli uomini del sedicente Stato islamico (Is), in uno dei periodi più neri nella regione a causa dell’integralismo religioso. «Questi martiri sono stati battezzati non solo nell’acqua e nello Spirito, ma anche nel sangue, con un sangue che è seme di unità per tutti i seguaci di Cristo», ha detto Papa Francesco in un videomessaggio in occasione della commemorazione, il 15 febbraio 2021, dei copti canonizzati dalla loro Chiesa, ovvero inseriti nel Sinassario copto alla data 8 amshir, corrispondende al 15 febbraio del calendario gregoriano. Nell’incontro in Vaticano con Tawadros II, Papa di Alessandria e capo della Chiesa ortodossa copta d’Egitto, l’11 maggio 2023 Papa Francesco ha annunciato che, «con il consenso di Vostra Santità, questi 21 martiri saranno inseriti nel Martirologio Romano come segno della comunione spirituale che unisce le nostre due Chiese». Il 15 febbraio 2018 ad Al-Minya in Egitto è stata inaugurata una nuova chiesta dedicata ai 21 santi martiri.
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“Il Giubileo è un tempo di grazia e di misericordia, un invito a tornare al cuore della fede, un'opportunità di riconciliazione con Dio e con gli altri.” (Papa Francesco)
Il Giubileo, come lo intende Papa Francesco, è un'occasione che va oltre la dimensione puramente religiosa, offrendo un’opportunità di riflessione e rinnovamento per tutti, credenti e non credenti. È un momento in cui la misericordia, tanto enfatizzata dal Papa, diventa un valore universale che riguarda ogni individuo. La riconciliazione non è solo un concetto teologico, ma una necessità umana: riavvicinarsi agli altri, superare le divisioni, perdonare e chiedere perdono sono aspetti che toccano la vita di ognuno, indipendentemente dalle proprie convinzioni religiose.