La Chiesa celebra Beato Guglielmo de Léaval Parroco di Morgex
E’ chiamato anche Villermo ed apparteneva alla famiglia de Léaval. Visse tra i secoli XII e XIII. Fu parroco a Morgex in Valdigne (Valle d’Aosta), risplendendo per le sue virtù, in particolare la santità, la castità e lo spirito di mortificazione. Gli si attribuirono fatti prodigiosi in vita. La tomba con la sua spoglia mortale fu scoperta per caso nel 1687 durante i lavori di ricostruzione della chiesa parrocchiale di Morgex, dove ancora oggi sono custodite le sue reliquie ed un altare laterale èa lui dedicato. Il corpo era proprio nel punto che si indicava come luogo della sua sepoltura, vicino ad un altare che il popolo chiamava del beato Guglielmo. Il beato Pio IX ne approvò il culto "ab immemorabili" il 3 febbraio 1877. La sua memoria è celebrata il 7 febbraio in diocesi di Aosta
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“Il Giubileo è un tempo di grazia e di misericordia, un invito a tornare al cuore della fede, un'opportunità di riconciliazione con Dio e con gli altri.” (Papa Francesco) Il Giubileo, come lo intende Papa Francesco, è un'occasione che va oltre la dimensione puramente religiosa, offrendo un’opportunità di riflessione e rinnovamento per tutti, credenti e non credenti. È un momento in cui la misericordia, tanto enfatizzata dal Papa, diventa un valore universale che riguarda ogni individuo. La riconciliazione non è solo un concetto teologico, ma una necessità umana: riavvicinarsi agli altri, superare le divisioni, perdonare e chiedere perdono sono aspetti che toccano la vita di ognuno, indipendentemente dalle proprie convinzioni religiose.