Il 11 febbraio 2025, in occasione della XXXIII Giornata Mondiale del Malato, la Chiesa celebrerà la memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes, richiamando l'attenzione sul valore della sofferenza, della cura e della speranza. Questa giornata, che assume un significato particolare nell'Anno Giubilare, invita tutti a riflettere sulla condizione umana, sull’importanza della solidarietà e sulla forza della speranza, un messaggio che trascende la fede religiosa e può toccare profondamente anche chi non crede.
Nel suo messaggio per l’occasione, Papa Francesco sottolinea un aspetto fondamentale: «La speranza non delude» (Rm 5,5). Un invito che si rivolge a tutti, malati e assistenti, per camminare insieme, in un "pellegrinaggio di speranza" che unisce e illumina anche nei momenti di grande difficoltà. La sofferenza, spiega il Papa, diventa un’occasione per dare testimonianza della dignità umana, della forza della comunità e della capacità di andare oltre il dolore individuale per costruire una solidarietà collettiva che porta luce e calore dove ce n’è più bisogno.
Questo messaggio, pur radicato nella fede cristiana, ha una portata universale che può essere compreso e apprezzato anche da chi non condivide una visione religiosa. La speranza, infatti, è un valore che riguarda ogni essere umano, indipendentemente dalla propria fede. Il concetto di solidarietà, di cura per l'altro e di attenzione al più vulnerabile è condiviso da molte culture e tradizioni, ed è un principio che rafforza i legami sociali e promuove un senso di comunità che va oltre le differenze.
Nel contesto di questa Giornata, la celebrazione diocesana del malato avrà luogo nella Chiesa di Maria SS. Immacolata in Aosta, un momento di raccoglimento e riflessione che si aprirà alle 14.15 con l’accoglienza dei partecipanti. Il programma proseguirà con la recita del santo Rosario alle 14.30 e culminerà con la celebrazione eucaristica giubilare per gli ammalati alle 15.00, presieduta da Monsignor Franco Lovignana, Vescovo di Aosta. Questi momenti di preghiera e riflessione, pur profondamente radicati nella tradizione cristiana, rappresentano anche un’opportunità di riflessione su temi universali come la sofferenza, la speranza e l’importanza di prendersi cura degli altri.
Anche per chi non ha una fede religiosa, la Giornata Mondiale del Malato offre spunti di riflessione sulla vulnerabilità, sul valore della vita umana e sull'importanza della compassione e dell'assistenza reciproca. In un mondo che spesso sembra spingere verso l’individualismo e l’autoaffermazione, l’invito a camminare insieme, a essere testimoni della dignità dell’altro e a promuovere una cultura di cura e speranza è un messaggio che può arricchire tutti, credenti e non credenti.