CRONACA - 01 febbraio 2025, 14:18

Guido Diemoz vince il Premio Domenico Orsi della Fondazione Comunitaria

Il riconoscimento è istituito in memoria dello scultore Domenico Orsi artigiano generoso ed attento ai valori della solidarietà, scomparso nel 1989, anno in cui ha partecipato per l'ultima volta alla Fiera.

Al centro Guido Diemoz

Al centro Guido Diemoz

L’artigiano Guido Diemoz si aggiudica Premio Domenico Orsi 2025 per l’opera “Euna écouéla de seuppa se refese a gneun - Una scodella di minestra calda non si nega a nessuna”. Il riconoscimento, che nell’ambito della Fiera di Sant’Orso - Foire de Saint-Ours 2025, valorizza il talento artigiano e la capacità espressiva degli artisti valdostani nel rappresentare il tema del Dono, principio ispiratore della Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta.

La giuria, composta da Luigino Vallet, Wally Orsi, Ivonne Pellissier e Severino Cubeddu, ha valutato attentamente le opere in concorso, sottolineando l’elevata qualità tecnica ed espressiva delle creazioni presentate. La scelta del vincitore è stata particolarmente complessa, poiché ogni opera ha saputo interpretare in modo significativo il valore del Dono, concetto cardine della Fondazione.

Dopo un’attenta analisi, il Premio è stato assegnato a Guido Diemoz, che con la sua opera ha saputo restituire un’immagine di accoglienza e solidarietà profondamente radicata nella cultura valdostana. “l suo lavoro raffigura il “passaggio dei mendicanti”, un ricordo personale dell’artista legato all’infanzia: i poveri e gli anziani che un tempo bussavano alla porta della sua famiglia per ricevere un pasto caldo e un riparo per la notte. Secondo la Giuria, “i tratti intrinseci di questo ricordo riprodotto nell’opera valorizzano l’accoglienza, la generosità e l’ospitalità verso i meno abbienti: in poche parole rappresentano i principi fondanti della comunità a cui la fondazione si ispira e valorizza”.

La giuria ha inoltre deciso di assegnare una menzione speciale all’artigiano Manuel Baravex, autore dell’opera “Il Dono della Memoria”. Il suo lavoro si distingue per l’approfondita ricerca storica e per la raffigurazione della stesura del primo Coutumier della Valle d’Aosta, risalente al XVI secolo, a cura delle famiglie nobiliari dell’epoca. L’opera, di grande valore artistico e culturale, evidenzia il Dono della conoscenza e della trasmissione della memoria storica, un elemento imprescindibile per la conservazione dell’identità e delle tradizioni valdostane.

Wally Orsi, Presidente della Giuria, ha sottolineato come “le opere selezionate esprimano al meglio il valore del Dono, rivelando la profonda connessione tra tradizione, comunità e arte”.

red/mr

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