Vite in ascesa - 24 gennaio 2025, 07:00

BIVACCO SOARDI, REFUGE DES EVETTES E COLLE DI SEA - 1

Il Refuge des Evettes è situato sul versante francese in una felice posizione proprio sotto l’Albaron di Savoia

Una capra sul tetto poco sopra l'Ecot (ph: L. Marchisio)

Una capra sul tetto poco sopra l'Ecot (ph: L. Marchisio)

Refuge des Evettes era stato costruito in muratura nel lontano 1907 ma il 12 giugno del 1940, durante la seconda guerra mondiale fu distrutto da una granata. Nel 1948 fu costruita una struttura di legno provvisoria perché questo rifugio è situato in un punto importante per gli escursionisti e alpinisti, da lasciarlo più del dovuto inattivo.

Nel 1971 (più di 20 anni dopo) per l’appunto fu costruito l’attuale rifugio che sostituì questa costruzione d’emergenza. Il Bivacco Soardi è di proprietà della Sezione CAI UGET di Torino ed è stato inaugurato nel 1957. Dal 1971 è dedicato alla memoria del socio Soardi. Posti a dormire 8.

Il Refuge des Evettes è situato sul versante francese in una felice posizione proprio sotto l’Albaron di Savoia. È stato inaugurato il 12 settembre del 1971 ed è di proprietà della Sezione di Lione del CAF. Dispone di 65 posti letto ed è aperto con servizio di ristoro e pensione da aprile a metà settembre. Il ricovero invernale consta di 24 posti letto ed è sempre aperto.

Itinerario: Da L’Ecot prendere il sentiero a destra del parcheggio che sale con alcuni evidenti zig-zag e conduce ad una lunghissima traversata a mezza costa, fino ad un’evidente traccia (sentiero) che obbliga a compiere una risalita decisa in direzione di una valletta e senza possibilità di errori al Col Des Evettes (2651 m).

Qua giunti a sinistra (verso di salita) si raggiunge le Refuge Des Evettes (possibilità di pernottamento o per i gitanti che terminino qui la passeggiata quasi turistica, con possibilità di ristoro) in sole 1,30 h dalla partenza. Dopo, il percorso si fa decisamente serio ed è sconsigliato ai turisti.

Anemone al Plan des Evettes (ph.Marchisio)

Dal rifugio bisogna perdere un po’ di quota per portarsi al Plan des Evettes, senza attraversare il ponticello, ma bensì piegando decisamente a destra  per attraversare il vasto pianoro in direzione del Glacier des Evettes a meno che non si preferisca (indifferente) salire fino nei paraggi del Col des Evettes (evitando il ghiacciaio, più escursionistico).

Nei due casi vi troverete ad attraversare in alto il vasto, anche se residuo ghiacciaio ben visibile da valle. Se si opta per la cresta morenica (più faticosa), piegare a sinistra raggiungendo il valico per un faticoso pendio di rocce frantumate. 2 h dal Refuge Des Evettes, 3,30 h dalla partenza.

Per tracce di sentiero scendere sul versante italiano sino a lambire l’estremità superiore della facile sponda destra (sinistra in salita) del Ghiacciaio di Sea. Per la destra idrografica, quando vi è neve, si può scendere per un nevaio poco ripido (composto di sfasciumi frammisti a neve in caso di secca) che raggiungono il pianoro più elevato del ghiacciaio di Sea.

Si scende per la restante lingua del ghiacciaio sino in prossimità delle Cime di Piatou contornandone la loro cresta Sud-Est fino a scendere su morene e residui nevai (a volte presenti anche in piena estate) risalendo subito dopo un piccolo vallone che permette di osservare il vicino Bivacco Soardi che si raggiunge con breve risalita. (2 h in discesa, 2,30 h in salita dal Colle di Sea, 6 h circa dalla partenza).

Lodovico Marchisio

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