Un momento di musica, ma anche di bilancio delle attività portate avanti negli ultimi mesi e di prospettive future. Sabato 18 gennaio è stato inaugurato l’anno accademico del Conservatoire de la Vallée d’Aoste, con il tradizionale evento organizzato all’interno dell’auditorium Renato Callisto Arnod. Davanti a una sala gremita sono intervenuti la presidente dell’Istituto Giovanna Sampietro, la direttrice Marinella Tarenghi, il presidente della Consulta degli studenti Yannick Vallet e l’assessore regionale ai beni e alle attività culturali Jean-Pierre Guichardaz. A seguire il concerto dell’Atelier de Cuivres du Conservatoire diretto da Stéphanie Praduroux, dedicato alle musiche di Giovanni Gabrieli, Antonio Vivaldi e Johann Sebaatian Bach.
Giovanna Sampietro: «In questi anni ci siamo trovati di fronte a una serie di situazioni che abbiamo affrontato e risolto. La prima è un’integrazione alle norme di attuazione che non prevedeva per i docenti del Conservatoire nessuna forma di mobilità per i docenti verso altre similari istituzioni. Abbiamo poi provveduto alla regolarizzazione degli stipendi arretrati e all’aggiornamento dei compensi dovuti ai docenti dell’Istituto che erano bloccati dal 2013, per poi procedere all’applicazione in modo corretto la normativa regionale e nazionale che costituisce il fondamento della nostra istituzione. Negli ultimi mesi abbiamo assunto, tramite concorso, cinque docenti, due segretarie, una collaboratrice e un ausiliario, forze giovani e motivate che daranno impulso alla didattica e all’amministrazione».
Marinella Tarenghi: «Anche il Conservatoire, confermando la propria adesione a un consorzio di sette Conservatori statali di musica con soggetto capo-fila quello di Alessandria, ha attivato il Corso di dottorato di ricerca, in forma associata, in Prassi e Repertori della musica italiana. Inoltre, abbiamo dato molta importanza all’aspetto dell’internalizzazione, ora il nostro istituto fa parte dell’Association européenne des Conservatoires, la principale associazione di college, scuole universitarie di musica, istituti di alta formazione che si occupano della professione musicale: essere partner di AEC significa ampliare la raccolta di informazioni e la comunicazione con le altre realtà europee di pari grado. Abbiamo inoltre attivato il progetto “Samba”, finanziato dal PNRR, che ha come capofila l’Università di Torino partner il Politecnico, il Conservatorio, l’Accademia di Belle arti sempre di Torino, l’Università di Pollenzo e il nostro istituto, e che fornisce alla popolazione studentesca, oltre al consolidato servizio di counseling psicologico, un approccio che va oltre la tradizionale espressione verbale».
Yannick Vallet: «In questo periodo mi sto rendendo conto di quanto siamo fortunati ad avere una struttura come questa, ad avere le nostre disponibilità finanziarie e a essere una realtà a misura d’uomo. Questo ci permette di avere un rapporto diretto con il comparto docente e di fare gruppo come studenti, qualità rarissime in più grandi realtà al di fuori della regione».