Salute in Valle d'Aosta - 18 gennaio 2025, 14:00

IL GRAZIE DI UN PAZIENTE ALLE OPERATRICI DEL PRONTO SOCCORSO, MA...

'Ho avuto modo di osservare l’intera organizzazione mentre venivo trattenuto per ulteriori esami e, pur comprendendo le difficoltà che derivano dall’afflusso di pazienti, credo che sia necessario riflettere su alcuni aspetti dell'organizzazione del pronto soccorso'

Foto Repertorio

Foto Repertorio

Gentile Direttore,

in riferimento ai recenti sviluppi riguardanti i servizi sanitari in Valle d'Aosta, desidero condividere la mia esperienza personale, che, purtroppo, mi ha visto costretto a recarmi in pronto soccorso martedì 14 gennaio 2025, a causa di un'emergenza medica. Sebbene la situazione fosse complessa e impegnativa, tra cui un arresto cardiaco che ha richiesto l’intervento di un elicottero, il mio pensiero non può che andare prima di tutto a coloro che, nonostante le difficoltà, hanno saputo dimostrarsi delle vere e proprie colonne portanti dell’organizzazione sanitaria.

In particolare, mi sento in dovere di esprimere un sincero e sentito riconoscimento alle due operatrici di accoglienza che, con grande professionalità e umanità, mi hanno assistito fin dal mio arrivo. Il loro impegno costante, la loro calma e il loro supporto hanno rappresentato un faro di speranza in un momento di stress e incertezza. Ho avuto modo di osservare l’intera organizzazione mentre venivo trattenuto per ulteriori esami e, pur comprendendo le difficoltà che derivano dall’afflusso di pazienti, credo che sia necessario riflettere su alcuni aspetti dell'organizzazione del pronto soccorso.

Pur riconoscendo il grande impegno di tutti gli operatori, credo che sia fondamentale rimodulare l’organizzazione del pronto soccorso in modo da ridurre notevolmente i tempi di attesa, migliorando l’efficienza e la celerità dei servizi. La qualità dell’assistenza sanitaria, infatti, deve andare di pari passo con la tempestività, specialmente in situazioni di emergenza, dove ogni secondo può fare la differenza.

Il pronto soccorso è il primo punto di contatto per chi vive un'emergenza, e per questo motivo i servizi devono essere al massimo livello in termini di efficacia, ma anche di immagine e reputazione. In particolare, in periodi di forte afflusso turistico, è fondamentale che il servizio risponda con una prontezza adeguata alle esigenze di tutti i pazienti, per garantire loro una cura tempestiva e di qualità.

Un utente, che si trova in una situazione di emergenza o che necessita di diagnosi rapide, è particolarmente attento alla qualità della prestazione, che deve coniugare la professionalità degli operatori con la velocità e l’efficienza. L’impressione che si dà ai cittadini in questi momenti è determinante, non solo per il benessere del paziente, ma anche per l'immagine della nostra sanità.

Distintamene Re.Pi.

Egregio Lettore,

innanzitutto, voglio ringraziarla per aver condiviso la sua esperienza e per il riconoscimento che ha voluto dare a quelle operatrici di accoglienza che, con dedizione e professionalità, rappresentano l’essenza di un servizio sanitario che si basa sull'umanità e sull'impegno. Non è mai facile affrontare una situazione di emergenza, ma sapere che ci sono persone che, con calma e competenza, sanno come gestire la situazione è una grande rassicurazione per ogni paziente.

Tuttavia, non posso fare a meno di sottolineare che, purtroppo, non tutte le esperienze nel nostro sistema sanitario riflettono lo stesso livello di abnegazione e competenza. Molto spesso, infatti, ci troviamo a confrontarci con una gestione dei servizi che non è sempre all’altezza della professionalità che gli operatori sanitari quotidianamente mettono in campo. Il personale medico e paramedico è impegnato con grande impegno e passione, ma le decisioni a livello politico e dirigenziale non sempre rispecchiano le necessità concrete che si vivono sul campo.

La politica sanitaria regionale e i vertici dell'Usl sembrano spesso più concentrati sulla gestione burocratica e sulle problematiche legate al budget, piuttosto che sull’efficace organizzazione dei servizi. La realtà che si vive ogni giorno nei reparti, nei pronto soccorso, nelle sale d’attesa, è quella di una sanità che lotta contro la scarsità di risorse, la mancanza di personale e, troppo spesso, una gestione che non mette al primo posto le reali esigenze dei pazienti. Non possiamo permettere che la burocrazia, la lentezza delle decisioni politiche e la mancanza di una visione strategica compromettano il lavoro di chi, con sacrificio, si dedica ogni giorno alla salute dei cittadini.

Spero che la sua esperienza, insieme a quelle di molti altri, possa essere l’occasione per una riflessione seria e profonda su come possiamo davvero migliorare il nostro sistema sanitario. Non è più il momento di accontentarsi: i cittadini e i pazienti meritano un servizio sanitario che risponda prontamente e con competenza alle loro esigenze. L'integrazione tra la professionalità degli operatori e una gestione sanitaria lungimirante deve essere l’obiettivo primario per garantire una salute di qualità a tutti.

Grazie ancora per il suo contributo, e spero che possiate trovare la giusta soluzione per un miglioramento concreto della nostra sanità. pi.mi.

red

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