CRONACA - 15 gennaio 2025, 19:57

Legambiente in prima linea nel processo per il danno ambientale al Lago Lod

Il processo relativo al lago Lod di Chamois torna a tenere banco in Tribunale ad Aosta, con una nuova udienza fissata per venerdì 17 gennaio 2025

Legambiente in prima linea nel processo per il danno ambientale al Lago Lod

Al centro della vicenda c’è l’accusa di danneggiamento paesaggistico ed ambientale nei confronti del Sindaco di Chamois, Lorenzo Mario Pucci, imputato per non aver garantito l’alimentazione del lago nei mesi compresi tra marzo e giugno 2022. Durante quel periodo, il lago ha subito un abbassamento significativo e preoccupante del livello dell’acqua, che ha messo in grave pericolo l’ecosistema locale.

Legambiente ed il Comitato per la Salvaguardia del Lago Lod avevano segnalato alle istituzioni competenti l'evidente degrado del lago, dando avvio alle indagini.
Legambiente VdA è stata ammessa al processo come parte civile: venerdì saranno sentiti i testi che ha convocato.

Il lago Lod, un piccolo specchio d’acqua situato in una delle valli più suggestive della Valle d'Aosta, è un luogo di importanza ambientale e naturalistica, ma anche un patrimonio paesaggistico di inestimabile valore. L'abbassamento del livello dell’acqua, dovuto a una sospensione del normale ricircolo, ha avuto effetti devastanti sull’ambiente circostante. Le specie floro-faunistiche che popolano il lago, già adattate a un ecosistema delicato, hanno subito danni irreversibili, compromettendo l’equilibrio dell'intero habitat.

La denuncia di Legambiente e del Comitato per la Salvaguardia del Lago Lod ha messo in luce la gravità della situazione. Le due organizzazioni, che hanno osservato e monitorato con attenzione lo stato di salute del lago, avevano già segnalato le condizioni critiche alle autorità competenti, dando il via a un'indagine che ha portato all'apertura di un processo. In qualità di parte civile, Legambiente Valle d'Aosta sta partecipando attivamente all'udienza e ha convocato dei testimoni che saranno sentiti proprio durante l’udienza di venerdì.

Il caso del lago Lod non è solo una questione legale, ma rappresenta anche un simbolo delle sfide che molte piccole realtà alpine si trovano ad affrontare quando si parla di gestione ambientale e conservazione. La responsabilità dei primi cittadini nell’amministrare correttamente il territorio e le risorse naturali è cruciale, soprattutto in aree di elevato valore ecologico come quella di Chamois. Il riscaldamento globale e l’instabilità climatica stanno amplificando la fragilità degli ecosistemi montani, rendendo sempre più urgente una protezione attiva e consapevole.

In questo contesto, il caso del lago Lod solleva importanti riflessioni sulle modalità di gestione dei corpi idrici alpini e sull'importanza di una governance ambientale che sappia coniugare sviluppo e tutela. Sebbene le vicende legali siano centrali, è fondamentale che il processo faccia emergere anche la necessità di un nuovo approccio alla gestione delle risorse naturali, affinché episodi simili non si ripetano in futuro.

La sentenza che emergerà da questo processo, dunque, non si limiterà a definire le responsabilità penali e civili, ma offrirà anche l’opportunità di porre l’accento sulla necessità di un maggiore impegno per la salvaguardia dell'ambiente montano, con azioni concrete che possano garantire la protezione di un ecosistema già minacciato da diverse cause, tra cui la crescente pressione turistica, i cambiamenti climatici e le attività antropiche.

pi.red.

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