Lo scorso anno, la priorità era quella di dare enfasi ad una riforma che aveva messo in luce le caratteristiche religiose dell’Ordine di Malta. Quest’anno, invece, c’è la necessità di riaffermare la peculiare sovranità dell’Ordine, con l’obiettivo di allargare il campo delle relazioni diplomatiche che oggi sono con 113 Stati, anche se non si parla, come si era fatto nella Conferenza degli ambasciatori del 25 – 27 gennaio dello scorso anno, della possibilità dell’Ordine di Malta di accreditarsi come “Stato Osservatore Non Membro” alle Nazioni Unite. Piuttosto, si enfatizza il valore della neutralità dell’Ordine di Malta, ribadendo l’impegno umanitario in particolare in favore della popolazione civile colpita nei conflitti.

Per il secondo anno, Fra’ John Dunlap si rivolge al corpo diplomatico accreditato presso l’Ordine di Malta come Gran Maestro. Ed è il secondo anno dopo la riforma dell’Ordine, in un percorso cominciato con una crisi istituzionale cominciata nel 2016 e 2017, nel mezzo della quale un Gran MaestroFra’ Giacomo dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, e il Luogotenente di Gran Maestro, Fra’ Marco Luzzago, erano morti. Il Papa aveva anche promulgato una nuova Costituzione e nominato un governo provvisorio, quasi tutto confermato il 25 gennaio 2023 all'elezione del nuovo Sovrano Consiglio.

La riforma, imposta da Papa Francesco, aveva i suoi pro e i suoi contro, anche perché portava con sé il rischio che la sovranità dell’Ordine di Malta perdesse forza (lo aveva notato il Luogotenente di Gran Maestro Fra’ Marco Luzzago nel discorso al corpo diplomatico del 2022). Il lavoro del Gran Maestro Fra’ John Dunlap, eletto il 3 maggio 2023, riguarda, come si nota da questo discorso, proprio il rafforzamento delle relazioni bilaterali e multilaterali dell’Ordine di Malta.

Si tratta di una diplomazia umanitaria che conta su relazioni diplomatiche con 114 Stati sovrani e l'Unione Europea, con una crescita esponenziale (nel 1981, 40 anni fa, l’Ordine di Malta aveva relazioni solo con 42 Paesi). È una diplomazia umanitaria portata avanti con oltre 100 mila volontari e 50 mila impiegati, mentre – annuncia Fra’ John Dunlap -  è stato stabilito un fondo per supportare le iniziative e le attività promosse dalle associazioni nazionali e dalle ambasciate dell’Ordine, che ha già approvato 8 progetti di piccola e media entità. Il Gran Maestro annuncia anche il prossimo stabilimento di una sorta di think tank di esperti per arricchire il dibattito su temi come lo sradicamento della povertà o il cambiamento climatico.

Il discorso del Gran Maestro sembra essere più che altro un discorso programmatico, di fronte ad un mondo che vive la “terza guerra mondiale a pezzi” (copyright, Papa Francesco) e che ha bisogno di attività umanitaria.