CRONACA - 06 gennaio 2025, 12:00

Intervista a Sergio Gaglianese, Fondatore e Presidente dell'Associazione "La Tazzina della Legalità"

In questa intervista, Sergio Gaglianese, Fondatore e Presidente dell'associazione "La Tazzina della Legalità", ci racconta la missione e le attività dell'associazione, impegnata nella sensibilizzazione alla legalità e nella lotta contro la criminalità

Sergio Gaglianese, fondatre e presidente dell'Associazione La Tazzina della legalità

Sergio Gaglianese, fondatre e presidente dell'Associazione La Tazzina della legalità

Sergio Gaglianese descrive come l'associazione coinvolga le nuove generazioni attraverso la "Staffetta della Legalità" e progetti educativi, nonché l'importante impegno nel supporto a testimoni di giustizia e vittime di ingiusta detenzione. Parla anche dei collaboratori emblematici, come Mauro Esposito e Marco Sorbara, e dei professionisti come l’avvocato Giorgia Venerandi, che sostengono attivamente l'iniziativa, contribuendo con la loro esperienza a costruire una società più giusta e solidale.

"‘La Tazzina della Legalità’ nasce con l’intento di sensibilizzare la comunità alla cultura della legalità e alla lotta alla criminalità. Il nostro obiettivo è mettere in rete le diverse associazioni che operano sul territorio, le istituzioni e la società civile. Non vogliamo una solidarietà di facciata, ma un vero impegno concreto. Il nostro brand, rappresentato da una tazzina di caffè che versa una goccia di contenuto in un mare azzurro, simboleggia la trasparenza, la legalità e il nostro impegno costante verso un futuro più giusto e sano."

Il coinvolgimento di personalità come Mauro Esposito e Marco Sorbara è significativo per il progetto. Può parlarci del loro ruolo all'interno dell'associazione?

"Mauro Esposito e Marco Sorbara sono due pilastri fondamentali di ‘La Tazzina della Legalità’. Mauro, come testimone di giustizia, ha affrontato sacrifici enormi per la sua lotta alla criminalità organizzata. Marco, invece, ha subito una detenzione ingiusta di 909 giorni, di cui 45 in regime di 41bis. La loro esperienza diretta e il loro coraggio rappresentano perfettamente i valori che l’associazione porta avanti. Entrambi sono stati scelti per guidare le delegazioni regionali del Piemonte e della Valle d'Aosta, dove svolgeranno un ruolo cruciale nella promozione della legalità e dei diritti dei testimoni di giustizia."

"La Tazzina della Legalità" si distingue anche per la sua attività educativa. Può spiegare come la vostra iniziativa si rivolge alle nuove generazioni?

"Uno degli aspetti più importanti del nostro lavoro è il coinvolgimento delle nuove generazioni. La 'Staffetta della Legalità' è un percorso che porta l’associazione nelle scuole di tutta Italia, stimolando la coscienza civica dei ragazzi. Durante questi incontri, presentiamo anche il libro 'La Tazzina della Legalità', che raccoglie i contributi di oltre 80 autori, tra cui magistrati, giornalisti e cittadini impegnati. Vogliamo che i giovani comprendano che la legalità è un valore fondamentale e che ognuno di noi, con azioni quotidiane e scelte coraggiose, può contribuire a costruire una società più giusta."

Oltre alla sensibilizzazione, l’associazione si sta anche occupando della tutela dei diritti di testimoni di giustizia e vittime di ingiusta detenzione. Qual è l’attuale situazione di queste persone e come l’associazione sta cercando di migliorare le loro condizioni?

"Purtroppo, le persone che combattono la criminalità, come i testimoni di giustizia e i collaboratori, sono spesso lasciate sole e senza supporto adeguato. La normativa attuale è obsoleta e, a volte, disapplicata, lasciando queste persone in difficoltà economiche, sociali e psicologiche. La nostra associazione sta cercando di portare all'attenzione delle istituzioni questa problematica, sollecitando una riforma normativa che migliori la protezione e il sostegno a queste persone. Il nostro obiettivo è garantire che chi contribuisce a combattere la criminalità non venga mai più abbandonato a se stesso."

Qual è il ruolo degli esperti che collaborano con l’associazione, come l’avvocato Giorgia Venerandi?

"L’avvocato Giorgia Venerandi è una figura fondamentale per il nostro progetto, in particolare per il suo impegno nella tutela dei diritti dei giovani e nella giustizia penale minorile. La sua esperienza con il disagio giovanile, il bullismo e la giustizia riparativa è un valore aggiunto per 'La Tazzina della Legalità', poiché ci permette di adottare un approccio multidisciplinare. Insieme a Marco Sorbara, Mauro Esposito e altri esperti, come gli educatori che partecipano ai nostri programmi, lavoriamo per costruire un ambiente sicuro e stimolante per i giovani, insegnando loro a trasformare le proprie difficoltà in opportunità di crescita."

La Gabbia 4 passi per 2 e Marc Sorbara

Guardando al futuro, quali sono i progetti più importanti su cui l'associazione si concentrerà nel prossimo periodo?

"Nel prossimo futuro, ci concentreremo su due principali fronti: il dialogo con le istituzioni per ottenere una riforma che tuteli meglio i testimoni di giustizia e le vittime di ingiusta detenzione, e l’ampliamento della 'Staffetta della Legalità', che continuerà a portare il nostro messaggio nelle scuole di tutta Italia. Inoltre, stiamo lavorando su nuovi progetti, come 'La Gabbia 4 passi per due', che utilizza lo sport per superare le barriere personali e sociali, in particolare tra i giovani. Vogliamo continuare a sensibilizzare e formare i giovani sui valori della giustizia, della legalità e del rispetto."

In che modo la sua leadership e quella di altre persone straordinarie, come Mauro Esposito e Marco Sorbara, contribuiscono al successo dell’associazione?

"Per me, essere alla guida di 'La Tazzina della Legalità' è un onore ma anche una grande responsabilità. Ogni giorno, lavorare fianco a fianco con persone straordinarie come Mauro e Marco mi fa capire quanto sia importante ciò che facciamo. La loro esperienza, il loro coraggio e il loro impegno sono la forza che guida l’associazione. Insieme, stiamo costruendo una grande famiglia che si unisce per cambiare le cose, per difendere i diritti di chi ha subito ingiustizie e per lasciare un segno positivo nella società. Ogni piccolo passo che facciamo insieme è un passo verso un futuro più giusto."

Grazie

 

 

pi.mi.

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