ATTUALITÀ POLITICA - 04 gennaio 2025, 15:52

Salvini se la suona e se la canta

Il nuovo codice della strada, quindi, rischia di rappresentare un'occasione persa per affrontare in modo efficace la violenza stradale, in quanto si limita a interventi sanzionatori senza agire sulle cause principali degli incidenti, come l’eccesso di velocità e la scarsa prevenzione

Salvini ra proclami e bufale

Salvini ra proclami e bufale

Salvini ha recentemente dichiarato sui social che i decessi per incidenti stradali sarebbero diminuiti del 25% nelle due settimane successive all’entrata in vigore della riforma del codice della strada, portando i morti da 67 a 50, dal 14 al 28 dicembre 2024. Tuttavia, questa affermazione è stata contestata e rivelata fuorviante, poiché i dati forniti dal vicepremier sono incompleti e non tengono conto degli incidenti mortali rilevati dalle Polizie municipali, che registrano gli scontri avvenuti nelle città. La dichiarazione di Salvini non riflette la reale situazione degli incidenti stradali, che rimangono stabili o in lieve aumento, e solleva un problema serio legato alla raccolta tempestiva dei dati relativi agli incidenti.

I numeri citati dal leader della Lega si riferiscono esclusivamente agli incidenti rilevati dai Carabinieri e dalla Polizia stradale, che registrano circa il 34% degli incidenti mortali. Il restante 66%, che riguarda gli incidenti urbani, è competenza delle Polizie municipali, che non sono incluse nel report del ministro. Non solo, ma la distinzione tra le vittime che muoiono sul colpo e quelle che decedono nei giorni immediatamente successivi all'incidente è un altro aspetto importante omesso dai dati forniti. Secondo l’Ufficio studi di Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale), il numero effettivo di morti, includendo quelli deceduti entro i 30 giorni dall’incidente, è più del doppio rispetto a quanto affermato da Salvini.

A partire dal 14 dicembre 2024, infatti, in Italia sono morte 134 persone in incidenti stradali, rispetto ai 131 morti nello stesso periodo del 2023, senza segnalare un calo significativo. I dati completi disponibili mostrano una stabilità o addirittura un lieve aumento dei decessi, rendendo la dichiarazione di Salvini ancora più problematica.

Il tema sollevato dalla vicenda non riguarda solo la disinformazione, ma anche la difficoltà del governo e dei ministeri competenti nel raccogliere e consolidare tempestivamente i dati sugli incidenti, in particolare quelli che avvengono nelle aree urbane, dove si registrano la maggior parte degli incidenti mortali. Questa carenza nei dati fa emergere una criticità strutturale, evidenziata anche dalla protesta di Stefano Guarnieri, fondatore dell'Associazione Lorenzo Guarnieri onlus, che ha sottolineato come le piccole associazioni riescano a raccogliere i dati in modo efficiente, mentre l'apparato statale non sia altrettanto tempestivo.

In Italia, uno dei Paesi più motorizzati dell’Unione Europea, la situazione degli incidenti stradali è particolarmente grave. L’Italia è infatti uno degli Stati membri con il tasso di mortalità più alto, con 52 morti per milione di abitanti, rispetto ai 45 della media europea. Nonostante il calo del 3,8% nel 2023 rispetto all’anno precedente, con un totale di 3.039 morti, il Paese non ha registrato un abbassamento significativo dei decessi negli ultimi dieci anni, a differenza di Paesi come la Spagna e la Germania. Questo quadro impone una riflessione profonda sul sistema di mobilità stradale e sulla necessità di un approccio rinnovato e integrato alla sicurezza stradale.

Il nuovo codice della strada, quindi, rischia di rappresentare un'occasione persa per affrontare in modo efficace la violenza stradale, in quanto si limita a interventi sanzionatori senza agire sulle cause principali degli incidenti, come l’eccesso di velocità e la scarsa prevenzione. Inoltre, non si tiene conto della crescente domanda di mobilità sostenibile, che potrebbe essere una chiave per migliorare la sicurezza sulle strade. La mancanza di dati accurati e tempestivi rende difficile implementare soluzioni mirate e efficaci a un problema tanto complesso.

pi/red

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