CULTURA - 27 dicembre 2024, 18:09

In edicola il semestrale “Color Tex”: il libero arbitrio nel FarWest

Le vicende raccontate sono veramente concentrate, serrate e godibili nel giro di poche pagine

In edicola il semestrale “Color Tex”: il libero arbitrio nel FarWest

Sa qualche settimana nelle edicole delle nostre città il “Color Tex semestrale”, edito dalla Sergio Bonelli Editore. Il volume si compone di 160 pagine e cinque trame inedite: Tornando a casa, Veleno giallo, Il peggior nemico, Una pepita d’oro, Un vecchio debito.

Le storie sono state sceneggiate e disegnate da diversi fumettisti: Luigi Mignacco e Michele Benevento; Luca Barbieri e Marco Foderà; Pasquale Ruju e Raffaele D’Auria; Pasquale Ruju e Roberto Piere; Jacopo Rauch e Cristiano Spadavecchia.

Le vicende raccontate sono veramente concentrate, serrate e godibili nel giro di poche pagine. L’essenzialità non sempre comporta poca attenzione al dettaglio; in alcuni fortunati casi, come questo, rende tutto l’episodio semplicemente più intenso. Si tratta di “racconti” non necessariamente edificanti, ma proprio per questo risultano veri, autentici: si parla di scelte, scelte che caratterizzano le persone e ne rivelano la sostanza umana.

Tex, come un moderno angelo custode, accompagna i vari suoi comprimari in un percorso che costruiranno per sé stessi in assoluta autonomia. Ovviamente, il nostro ranger preferirebbe che imboccassero “la retta via”; ma il libero arbitrio, anche e soprattutto nel selvaggio West, è un dilemma esistenziale che gli uomini e le donne devono risolvere in solitudine.

Il denaro, o l’attrazione spasmodica per l’oro, esercitano un fascino oscuro e ipnotico per i più; anche gli strascichi del nostro passato, a volte, costituiscono un peso eccessivamente gravoso per affrancarsi dal male. Tex aiuta, incoraggia, pesta, quando è necessario, ma giudica e commenta poco, perché le azioni, i sentimenti e l’umanità (più o meno risolta) che incontra sul suo cammino sono già piuttosto eloquenti.

Indubbiamente, il Tex tradizionale, quello in bianco e nero, per intenderci, possiede un quid che continua a catturare l’attenzione di nostalgici e non; tuttavia, è da elogiare la scelta cromatica delle varie storie: siamo lontani sia dagli eccessi “cartoonici”, sia dal minimalismo penitenziale in voga di recente. I colori rendono perfettamente l’atmosfera, scandendo le fasi del giorno e adattandosi perfettamente agli stati d’animo dei personaggi. Veramente una scelta di stile e personalità."

prof.Romano Pesavento

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