CVA – tramite la controllata CVA Smart Energy attiva nel settore dell’efficienza energetica anche in ambito industriale – svolgerà una diagnosi energetica del sito e degli edifici di CAS finalizzata a produrre una valutazione qualitativa e quantitativa dei consumi e, successivamente, procederà all’individuazione di soluzioni tecnologiche migliorative e interventi di riqualificazione che consentiranno all’azienda siderurgica di migliorare le proprie performance energetiche.
In partenariato con CVA Eos, la società del gruppo CVA operante nello sviluppo della produzione fotovoltaica ed eolica, le società lavoreranno inoltre per costruire le condizioni per la stipula di un contratto di fornitura di energia green a medio/lungo periodo sotto forma di PPA (power purchase agreement), tenuto conto degli impegni che potrebbe assumere CAS ai sensi della procedura di electricity release , il meccanismo pensato per incentivare i clienti finali energivori a realizzare nuova capacità di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
CVA e CAS rappresentano realtà industriali di livello nazionale ed internazionale che rivestono rilevanza fondamentale sul territorio valdostano in ambito economico, sociale ma anche ai fini del raggiungimento degli obiettivi del Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR VDA 2030). Il Protocollo siglato oggi si inserisce tra le azioni previste dalla Roadmap della Regione Valle d’Aosta, approvata con Delibera 151 del 22 febbraio 2021, che definisce le linee di azione – tra cui appunto gli interventi di efficientamento energetico anche in ambito industriale – volte a rendere il territorio valdostano Carbon Free e Fossil Fuel Free al 2040, quindi in anticipo rispetto al target europeo fissato al 2050.
L’Amministratore Delegato di CVA, dott. Giuseppe Argirò, dichiara: “L’efficientamento energetico rappresenta uno dei pilastri della decarbonizzazione unitamente alla fornitura di energia green e sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel processo di transizione energetica delle imprese, nell’ottica del raggiungimento del taglio del 55% delle emissioni di CO2 al 2030 fissato dalla normativa europea. Il Protocollo odierno è pertanto un accordo importante sul piano industriale ma anche molto rilevante per le sue ricadute per il territorio valdostano, si in termini di decarbonizzazione del suo sistema produttivo sia per le rilevanti sinergie tra i due maggiori protagonisti del sistema produttivo valdostano”.