Un colpo da maestro che rimarrà nella storia delle gaffes regionali. L'ex leghista oggi militante in Rassemblement Valdôtain, ha deciso di prendersi un attimo di pausa dalle sue solite invettive per regalare alla Valle d'Aosta la sua visione illuminata sul riscaldamento globale.
L'intervento di Diego Lucianaz in aula, che suona come un pezzo da teatro dell'assurdo, ha deliziato i presenti con una rivelazione: il cambiamento climatico, a suo dire, sarebbe una bufala. E il consiglio regionale che investe ingenti risorse sulla gestione del problema idrico? Un altro errore, naturalmente. “Quest'anno è l’anno più piovoso di sempre”, ha esordito, come se fosse la sua rivelazione alle autorità meteorologiche. Eppure, in barba a dati scientifici, modelli climatici e all’evidenza dei fatti, Lucianaz ci tiene a ricordarci che da quando esiste la Terra non c’è mai stato un vero cambiamento climatico. Ma quale crisi idrica, quale innalzamento delle temperature? Quest’anno piove, il problema è l’acqua in eccesso, non quella mancante.
Chi ha i capelli bianchi, dice Lucianaz con sicurezza da esperto di stagioni, sa bene che in passato ci sono stati periodi di caldo e freddo, come se il cambiamento climatico fosse solo un malanno di stagione, destinato a passare con l’arrivo dell’autunno. Non c’è bisogno di farsi tante paranoie, insomma, il cambiamento è un concetto che non ha nulla a che fare con la nostra esistenza, né con i dati raccolti dai ricercatori Arpa, che secondo Lucianaz avrebbero previsto aumenti di temperatura così esagerati da sembrare, a suo dire, storielle da film di fantascienza.
“Due gradi in più? Dove li vedono? E quattro e mezzo entro la fine del secolo? Quali misurazioni hanno fatto, quelli del Sole?”, incalza il nostro Nostradamus valdostano, mostrando una sicurezza che fa invidia a chiunque si occupi di meteo con dati alla mano. Forse il consigliere regionale ha una connessione speciale con l’universo che gli permette di discernere la verità dal ciarpame scientifico.
Lucianaz, d’altronde, è un uomo di esperienza. È cresciuto in un mondo in cui l’estate calda era un fenomeno che si verificava ogni tanto, ma non c’era bisogno di drammatizzare. In fondo, siamo nella Valle d'Aosta, dove il clima è sempre stato un po' così, tra il fresco delle vette e qualche giorno di caldo improvviso, tanto che il nostro esperto è convinto che le estati afose non siano altro che una novità passeggera. “A Natale si è sempre avuto freddo, mentre d’estate qualche volta il termometro saliva sopra i 30 gradi”, dice con una nonchalance che farebbe invidia al miglior climatologo del mondo, ma d’altronde è il Lucianaz che conosce il clima di Aosta meglio di chiunque altro.
A proposito di “scienza” e previsioni, il nostro consiliare si scaglia contro la previsione degli esperti dell’Arpa, che parlano di un aumento di 2°C già prossimo, con punte che potrebbero arrivare a 4,5°C entro fine secolo. "Sono chiacchiere e distintivo!" afferma con una sicurezza da leader mondiale in meteo. Eppure i ricercatori citano modelli complessi che sembrano provare l’esistenza di un fenomeno ben noto, che si è concretizzato anche nelle cronache meteorologiche di tutto il mondo. Ma per Lucianaz, i veri esperti sono quelli che non si lasciano prendere dal panico e continuano a vivere tranquillamente come se nulla fosse cambiato.
Quindi, alla fine della fiera, le previsioni del futuro sono un gioco di speculazioni, mentre lui, con i capelli bianchi (senza dubbio un simbolo di saggezza secolare), conosce la verità: il cambiamento climatico è solo una narrazione costruita da chi non ha altro da fare.
La ciliegina sulla torta, tuttavia, è la sua posizione riguardo al problema idrico. Come se l’eccesso d’acqua che quest’anno ha allagato la regione fosse un segno che in realtà non ci sia affatto una carenza d’acqua in Aosta. Che importanza ha se c’è stato un inverno particolarmente nevoso? O se i ghiacciai stanno per ridursi come il pane in una giornata di caldo torrido? Lucianaz è imperturbabile. Non c’è stato mai un vero cambiamento, quindi chi ha bisogno di investire nella gestione delle risorse idriche? In fin dei conti, a lui basta la pioggia che cade ogni tanto, e se manca, beh, c’è sempre la possibilità di risolvere con qualche bottiglia d’acqua, come se fosse la soluzione a tutti i mali.
Insomma, il consiglio regionale si sta preparando a gettare risorse in un buco nero chiamato "clima", mentre Lucianaz se ne sta lì, tra una battuta e l’altra, a sollevare il velo sulla verità ultima: "Il clima è sempre stato così, e chi ci racconta altro sta solo cercando di fare cassa". Tra risate e applausi di chi apprezza l’ironia di chi riesce a confondere la scienza con l’intrattenimento, Lucianaz ha una missione chiara: smontare la "panzana" del cambiamento climatico, che evidentemente non ha alcun fondamento, se non nella mente di quelli che, a suo dire, preferiscono la realtà inventata alla realtà stessa.