CULTURA - 08 dicembre 2024, 08:00

TERNERSI PER MANO

La poesia di Mauro Carlesso esplora il significato profondo e universale del gesto di "tenersi per mano". La scelta di quest'atto come metafora centrale permette di esplorare la natura dell'affetto, dell'amore e della connessione umana

TERNERSI PER MANO

L'autore, nel descrivere l'atto di stringere la mano di un altro, lo definisce uno dei gesti "più belli e nobili" che un essere umano possa compiere. Nonostante la sua semplicità, è in grado di esprimere un affetto profondo e sincero. Il contatto fisico tra due persone, attraverso il semplice atto di tenersi per mano, diventa il simbolo di un legame che va oltre le parole, che supera il tempo e le difficoltà.

Mauro Carlesso camminava con sua moglie, mano nella mano, lungo le stradine che si dipartono dalla piccola chiesetta di Arpuilles, circondato dai monti nascosti dalle nubi, gli tornò alla mente una poesia che amava, scritta dall’indimenticabile Hermann Hesse.

In quel momento, il gesto semplice e affettuoso di tenere la mano della moglie lo ispirò profondamente. Seduto sulle panche di fronte alla chiesa, avvolto dal silenzio e dalla bellezza del paesaggio, si sentì spinto a scrivere, lasciando che le parole sgorgassero spontaneamente, ispirate dall’ode hessiana. Fu così che, in quel luogo speciale, compose queste righe, nate dal desiderio di esprimere l’amore e la bellezza che la vita, vissuta insieme, sa donare.

Tenersi per mano,

è un gesto tra i più belli e nobili che possa compiere l'essere umano.
È un modo semplice, dolce, delicato per trasmettersi l'affetto.
Tenendosi per mano si sente il cuore dell'altro che pulsa per noi.
Sembra un gesto infantile, invece non ha tempo. 

La donna e l'uomo si cercano anche attraverso il contatto fisico e prendersi per mano è il primo, sensuale ed essenziale passo verso l'unione.
Quando ci si tiene per mano tutto il resto perde consistenza, diventa liquido, impalpabile potrebbe non esistere più.

Conta solo quel calore che si sente sulla propria pelle, nel proprio cuore.
Tenersi per mano significa cercarsi, avvicinarsi.
Tenersi per mano è affetto.

È l'amore che sboccia.
È l'amore che dura.

Ma è anche, tenersi per mano, un gesto d’affetto per non cadere.
Per non cadere quando gli anni che avanzano
o gli inconvenienti della vita rendono precario il nostro cammino.

E così che tenersi per mano accade spesso tra gli anziani,
che, tenendosi per mano per non cadere, si vogliono sempre più bene.
Ma anche quando si raggiunge la cima di una montagna,
stringersi la mano,
tenersi per mano
ci aiuta ad osservare il mondo attorno a noi,
sotto di noi,
ed assaporare,
ed “ascoltare” la vita che scorre attraverso le nostre mani unite.
Ecco allora che tenersi per mano diventa, ancora una volta, il bene più prezioso.
Diventa libertà,
serenità, sicurezza e pace.

Diventa amore,
diventa vita.
Mauro CarlessoScrittore e camminatore vegano

 

Carlesso fa notare che, sebbene possa sembrare un gesto infantile, in realtà "non ha tempo": è un segno d'amore che si rinnova continuamente, che è capace di adattarsi e resistere alle sfide della vita. Il poeta va oltre, facendo dell'atto di tenersi per mano una potente dichiarazione d'amore e un atto di cura. È "il primo, sensuale ed essenziale passo verso l'unione", un passo che, oltre a simboleggiare il desiderio di vicinanza fisica, è anche un gesto di profonda intimità.

Nel corso della poesia, l’autore ci invita a riflettere su come "tenersi per mano" non solo rappresenti l'inizio di una storia d’amore, ma anche la sua durata e la sua resistenza nel tempo. Non si tratta solo di un gesto che si compie nei momenti felici, ma anche in quelli difficili, quando le difficoltà della vita o l’età avanzata rendono il cammino più incerto. La mano che si stringe diventa un sostegno, un aiuto, una forma di resistenza contro le cadute fisiche e, in senso più profondo, le difficoltà emotive. È in questo contesto che "tenersi per mano" diventa simbolo di tenerezza, sostegno reciproco, e di una continua crescita dell’amore, che matura e si consolida nel tempo.

L'immagine finale di due persone anziane che si tengono per mano "per non cadere" rappresenta non solo l'affetto, ma anche la fiducia che si sviluppa in una relazione che ha attraversato gli anni. Qui, l’autore ci mostra come un gesto tanto semplice possa essere carico di significato, rivelando la forza che si trova nella vulnerabilità e nel prendersi cura dell'altro.

Il tema si amplia ulteriormente verso la fine della poesia, dove "tenersi per mano" diventa un atto di contemplazione e di apprezzamento della vita stessa. Nelle parole di Carlesso, "tenersi per mano" è anche un modo per osservare il mondo, per "ascoltare" la vita che scorre tra le dita unite, ed è così che questo semplice gesto diventa un simbolo di libertà, serenità e amore incondizionato.

Nel giorno dell'Immacolata, in cui si celebra la purezza e l'unione, questa poesia assume una risonanza ancora più speciale, in quanto ricorda il legame che Mauro Carlesso ha condiviso con sua moglie, simbolo di una connessione profonda e duratura, che proprio attraverso il gesto di "tenersi per mano" si rinnova e si rafforza. La poesia, con il suo messaggio universale, celebra l’amore che resiste al passare del tempo, che si nutre di gesti semplici ma significativi, e che, proprio come il gesto di tenersi per mano, è destinato a durare nel cuore di chi lo vive. (pi.mi.)

ascova

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