Da 47 a 49 milioni di confezioni vendute di farmaci antidepressivi: una tendenza che parla di un aumento del loro consumo. La crescita rispetto allo stesso periodo del 2023 è stata in volumi del +3,2%. In valori, invece, del +3,8%: da 506 a 525 milioni di euro. Gli aumenti delle vendite riguardano soprattutto le fasce più giovani dove si registra un incremento pari a circa il 10% in un anno. L’analisi, condotta da Pharma Data Factory, ha messo in luce un aumento delle vendite di farmaci antidepressivi e stabilizzatori dell’umore nell’ultimo anno (periodo: novembre 2023-ottobre 2024).
Record della Lombardia con 8 milioni di confezioni vendute
Per quanto riguarda le vendite nelle varie regioni d’Italia il record va alla Lombardia con 8 milioni di confezioni vendute nell’ultimo anno mobile, spiegano dalla Pharma Data Factory. Seguono Toscana (poco meno di 5 mln), Emilia-Romagna, Piemonte (entrambi 4 milioni) e Veneto (poco meno di 4 mln).
Se si parla invece di classi di età che usano più antidepressivi, la fascia adulta 50-64 ha consumato oltre 11 milioni di confezioni in un anno. È in aumento del 2,8%, seguita dalla fascia dei 75-84enni (8,6 milioni, +3,5%). L’aumento più rilevante però si riscontra nella fascia dei 25-34enni: si registra un +10,4% a 1,8 milioni di confezioni vendute. Anche fra i giovanissimi (15-24 anni) si nota un incremento del 9,8% a 1 milione di confezioni, con in vetta alla classifica sempre la Lombardia, seguita da Lazio, Veneto e Toscana.
I cinque farmaci più venduti
Il mercato degli antidepressivi nel nostro Paese risulta composto dalle seguenti classi (tra parentesi il numero dei farmaci in commercio): stabilizzatori dell’umore (4); antidepressivi Ssri (100); antidepressivi Snri (31); antidepressivi, tutti gli altri (41). Nella classifica dei cinque prodotti più venduti primeggiano sertralina (+6,3% vendite nel periodo analizzato), seguita da venlafaxina (+0,8%), escitalopram (+0,8%), trazodone (+6,1%), duloxetina (+5%). Il medicinale con aumento maggiore è risultato essere invece vortioxetina (+14,5%)».