Nel cuore delle maestose vette valdostane, un'icona della tradizione casearia prende vita in una nuova forma, portando con sé gli alti standard di qualità che hanno reso famosa Estrema d'Alpeggio. Con un'esperienza tramandata di generazione in generazione e un impegno costante per l'eccellenza, questo formaggio d'alta montagna si presenta al mercato con una fresca rivisitazione, pronta a conquistare i palati più esigenti.
Il 15 novembre sono state timbrate le forme prodotte nei mesi estivi e che arriveranno tra pochi giorni sulle tavole degli Italiani.
Realizzato sopra i 2000 metri di quota, con latte crudo d’alta quota, ottenuto da animali alimentati solo con erba di pascolo, Estrema d’Alpeggio, è il prodotto caseario d’eccellenza più Alto d’Europa. Realizzato nel rispetto dell’ambiente e nel concetto di sostenibilità, ha l’obiettivo di proteggere, curare i pascoli di montagna e sostenere il sistema agricolo e zootecnico regionale.
Il marchio commerciale di proprietà di ARPAV (Associazione Regionale Proprietari d’Alpeggio Valle d’Aosta), nato grazie ai fondi del Gal Valle D’Aosta, è il risultato di uno studio iniziato nel 2016 e supervisionato dall’Institut Agricole Régional della Valle d’Aosta. Il segreto di questa nuova forma risiede nella passione dei pastori e degli artigiani che lavorano con cura e dedizione, seguendo rigorosi protocolli per garantire la massima qualità del prodotto finale. Ogni fase della produzione, dall'alimentazione delle mucche al processo di mungitura, dalla lavorazione del latte alla stagionatura, è eseguita con maestria e rispetto per le antiche tradizioni.
Ciò che rende unico questo formaggio è la sua provenienza dalle alte vette alpine, dove l'aria fresca e pura, i pascoli rigogliosi e l'acqua cristallina conferiscono al latte un sapore e un aroma straordinari. Ogni morso è un viaggio sensoriale attraverso i paesaggi incontaminati delle montagne, un'esperienza autentica che celebra la natura e il lavoro degli allevatori. Dal punto di vista del corteggio floristico, i pascoli raccontano un valore pastorale di altissima qualità. A livello organolettico, questo tipo di alimentazione rende il prodotto “estremamente” saporito con le caratteristiche di dolcezza, morbidezza. Un prodotto, dunque, quello di “Estrema d’Alpeggio” di qualità superiore sia in virtù delle tecniche di produzione antiche, sia sotto il profilo nutrizionale.
Non è solo il gusto a distinguere Estrema d'Alpeggio: è anche un simbolo di sostenibilità e rispetto per l'ambiente. I territori coinvolti sono quelli sopra i 2000 metri, chiamati “tsa” e gli allevatori selezionati sono solo quelli che, durante il percorso di monticazione estiva, alimentano le bovine (tre le razze autoctone valdostane: pezzata rossa, pezzata nera e castana) in maniera totalmente naturale, ossia solo con erba e acqua, senza nessun’altra integrazione. Gli allevamenti in alta montagna sono esempi di agricoltura sostenibile, dove la biodiversità è preservata e l'equilibrio ecologico e la sostenibilità economica della produzione sono prioritari. Inoltre, l'attenzione alla qualità degli ingredienti e ai processi di produzione riduce l'impatto ambientale, contribuendo a promuovere uno stile di vita più sano e sostenibile.
Con la sua nuova forma, l'Estrema d'Alpeggio si propone di conquistare nuovi mercati e nuovi cuori, portando con sé l'eredità di una tradizione secolare e la promessa di un viaggio culinario indimenticabile. Che sia gustato da solo, abbinato a del buon pane o utilizzato come ingrediente in ricette gourmet, questo formaggio d'alta montagna è destinato a diventare un'icona enogastronomica, simbolo di qualità, autenticità e passione per la montagna.