ATTUALITÀ POLITICA - 27 novembre 2024, 17:52

A Chiara Minelli non è piaciuto l'editoriale 'Pipi à côté du pot'

Volentieri pubblichiamo il suo cahiers de doléances

Chiara Minelli

Chiara Minelli

Buongiorno direttore,

In riferimento al suo pezzo "Pipi à côté du pot", comparso nella rubrica "Chez nous" del 26 novembre c.m., mi corre l'obbligo di risponderle e di inviarle alcune ulteriori precisazioni, oltre a quelle trasmesse ai vari organi di informazione e all'Associazione della stampa valdostana a riguardo della question time discussa in Consiglio la scorsa settimana e all'invito a cena di CVA rivolto ai giornalisti.

Innanzitutto vorrei chiarire a lei e ai suoi spettabili lettori che né la sottoscritta né il gruppo che rappresento abbiano mai espresso, o anche solo immaginato, "una valutazione molto bassa dei giornalisti valdostani".

A differenza di CVA (il Presidente Testolin rispondendo in aula ha infatti segnalato una nota della società) non si ritiene affatto che tali giornalisti siano degli "stakeholders" della società, ma dei professionisti il cui obiettivo è - immagino - fare informazione libera e plurale.

Evidentemente altri la pensano diversamente e vi considerano, appunto, degli stakeholders: segno che la loro opinione nei vostri confronti è sicuramente più bassa della nostra e che la nostra preoccupazione non era infondata.

Vale la pena forse di riportare, a beneficio di chi legge, la definizione del termine stakeholder, dall'enciclopedia Treccani: "Soggetti, individui, organizzazioni attivamente coinvolti in una iniziativa economica, il cui interesse è negativamente o positivamente influenzato dal risultato dell'esecuzione, o dall'andamento, dell'iniziativa e la cui azione o reazione a sua volta influenza le fasi o il completamento di un progetto…". Portatori di interesse quindi? Persone che secondo noi si fanno "comprare da una cena"? Proprio no.

Riguardo poi alle sue considerazioni sulla necessità che ci si occupi piuttosto di questioni che "riguardano direttamente il portafoglio e la vita quotidiana dei valdostani", e in particolare delle bollette elettriche così onerose, mi stupisce come lei dimentichi le numerose, ripetute iniziative che proprio PCP ha presentato fin dal 2022 sull'argomento, insistendo all'inverosimile affinché ci fosse una precisa azione della Regione nei confronti della nostra partecipata regionale CVA per un calmieramento dei costi della materia energia. Così come è sorprendente che lei non si sia reso conto delle innumerevoli iniziative di PCP in materia di sanità, istruzione, politiche sociali e abitative, lavoro, disabilità, discriminazioni…questioni che sicuramente attengono alla complessità e alla fatica della vita quotidiana dei cittadini valdostani. Le posso assicurare, Direttore, che per tutto questo, e per altro ancora, la nostra attenzione è continua e lo dimostra il nostro operato in Consiglio.

Non siamo certo alla ricerca di "quarti d'ora di gloria" (la vanagloria la lasciamo volentieri ad altri), non facciamo critiche "frivole", non animiamo "teatrini politici". E penso che questo sia sotto gli occhi di tutti. Sicuramente credo di savoir faire pipi dans le pot et plus poliment di quanto si voglia far intendere, anche rispetto a chi ricopre cariche molto più importanti della mia.

Infine, le segnalo che nella chiosa del suo intervento lei fa una affermazione del tutto falsa, laddove scrive che a seguito dell'elezione in una "lista mista", dopo "poche settimane le nostre due prevenute si sono fatte un gruppo proprio con tutti i vantaggi che derivano da tale scelta". Come è noto a tutti e facilmente riscontrabile, la lista con cui siamo state elette era quella di Progetto Civico Progressista, la stessa denominazione che ha assunto - ed ha ancora - il gruppo consiliare di cui facciamo parte dal 20 ottobre 2020.

Ad andarsene e ad abbandonare il gruppo, e soprattutto il programma e gli impegni presi, sono stati altri: i 5 consiglieri che hanno creato un nuovo gruppo, quello di Fp-Pd. Questo per dovere di informazione.

Rinnovandole la mia stima e il rispetto per il suo lavoro e quello dei suoi collaboratori, la saluto cordialmente

Chiara Minelli

Gentile Consigliera Minelli,

La ringrazio per la sua risposta e per aver espresso il suo punto di vista. Tuttavia, mi permetta di chiarire alcuni aspetti in merito alla sua lettera.

Innanzitutto, mi sembra che la sua posizione non tenga conto della semplificazione giornalistica, che è un elemento fondante del nostro mestiere. Quando parlo di "lista mista", non intendo offendere né minimizzare i vari gruppi politici, ma semplicemente riassumere in modo comprensibile per i lettori l'evoluzione che ha avuto la sua coalizione, che ha visto un frastagliarsi tra diverse forze politiche e che ha portato alla creazione di due gruppi distinti. Non si tratta di una infomazione "falsa", ma piuttosto di una sintesi pratica e accessibile alla comprensione del pubblico.

Riguardo al braccio di ferro tra la componente del PD, dei Verdi e Rete Civica, è noto che la situazione in Consiglio Valle si è fatta complessa, con la formazione di nuovi gruppi, come il "Gruppo Federalisti Progressisti - Partito Democratico", il quale rispecchia un cambio di rotta significativo. E' una realtà politica che, sebbene poco interessante per alcuni, certamente ha suscitato l’attenzione degli elettori. Detto ciò, non intendo entrare nel merito di dinamiche interne, ma rilevo che il tentativo di semplificazione non mira a sottovalutare le difficoltà politiche interne, quanto piuttosto a fornire una lettura chiara e comprensibile dell'assetto che si è venuto a creare.

Per quanto riguarda i premi da lei elencati, come lei stessa ammette, ho sempre dato puntuale conto delle sue attività politiche. I lettori, infatti, sono in grado di farsi una propria opinione sui risultati ottenuti, e mi auguro che lei continui a impegnarsi al meglio nel suo ruolo. Le auguro sinceramente una buona continuazione del suo lavoro e una rielezione fruttuosa.

Cordiali saluti.

 

red

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