Salute in Valle d'Aosta - 26 novembre 2024, 10:58

Incremento dei casi di HIV in Valle d'Aosta: 7 nuove diagnosi nel 2024 e 22 pazienti in profilassi pre esposizione

Il 1° dicembre si celebra la Giornata Mondiale contro l’HIV e l’AIDS, un appuntamento importante per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la prevenzione e la cura di queste malattie

Incremento dei casi di HIV in Valle d'Aosta: 7 nuove diagnosi nel 2024 e 22 pazienti in profilassi pre esposizione

In Valle d'Aosta, la lotta all’HIV e all’AIDS è una priorità per le strutture sanitarie, come dimostrano le iniziative organizzate dalla Struttura Complessa Malattie Infettive dell’Ospedale Parini di Aosta. In particolare, il 2 dicembre sarà dedicato al “testing day”, una giornata in cui si potrà effettuare gratuitamente il test per l’HIV e altre malattie sessualmente trasmissibili, come epatite B, C e sifilide, in modo anonimo e senza necessità di appuntamento. L’iniziativa si inserisce in un programma di sensibilizzazione che include anche la partecipazione all'evento "HIV Fast forward: stigma e rappresentazione attraverso il cinema", previsto per il 29 dicembre presso la sala Expo Plus di Aosta.

La Dott.ssa Manuela Colafigli, infettivologa presso l’Ospedale di Aosta, sottolinea l’importanza della diagnosi precoce: «La prevenzione e la diagnosi precoce – spiega – sono fondamentali sia per la tutela dei pazienti che possono essere protetti per tempo da complicazioni molto gravi, sia per la salute pubblica». In effetti, l'accesso tempestivo alla cura permette non solo di migliorare la qualità della vita dei pazienti, ma anche di ridurre la trasmissione del virus, grazie ai trattamenti che permettono di abbattere la carica virale a livelli non rilevabili, evitando così la contagiosità.

Nel 2024, in Valle d'Aosta sono stati registrati 7 nuovi casi di positività all’HIV, di cui 6 uomini e 1 donna. Inoltre, 22 pazienti sono seguiti in PrEP (Profilassi Pre Esposizione), una misura preventiva fondamentale per ridurre il rischio di infezione da HIV tra le persone a rischio. Questi numeri evidenziano la necessità di continuare a sensibilizzare la popolazione sui rischi legati alle malattie sessualmente trasmissibili e sull'importanza di testarsi regolarmente. Il "testing day" rappresenta quindi un'opportunità preziosa per sensibilizzare la comunità locale e garantire un accesso facile e gratuito ai test.

L’iniziativa del 29 dicembre, che unisce cinema e salute, ha un valore simbolico molto forte. Come sottolineato da Charlène Rolland, responsabile Salute di Arcigay VdA, l’evento mira a stimolare riflessioni importanti sulla lotta contro lo stigma, ancora troppo presente quando si parla di HIV. «Queste iniziative – afferma Rolland – ci ricordano l’importanza della prevenzione, ma anche che è necessario combattere la discriminazione attraverso una corretta informazione». Lo stigma, infatti, rappresenta uno degli ostacoli principali nella gestione dell’HIV, sia in termini di diagnosi che di accesso alle cure. Educare la comunità e abbattere i pregiudizi sono passi essenziali per creare un ambiente in cui le persone possano sentirsi libere di affrontare la propria condizione senza paura di essere giudicate.

La collaborazione con AIACE VDA e con le altre associazioni locali permette di dare visibilità a questi temi in modo innovativo e coinvolgente, come ha ricordato Alessia Gasparella, direttrice artistica di AIACE VDA. «Il cinema – ha detto – è un mezzo potente che può combattere stereotipi e disinformazione». L’uso di film che trattano il tema dell’HIV e dell’AIDS durante l’evento del 29 dicembre permetterà non solo di informare, ma anche di sensibilizzare il pubblico sui tanti aspetti legati alla malattia, contribuendo a creare una rappresentazione più equilibrata e inclusiva. Il potere del cinema di veicolare messaggi importanti può risultare un valido alleato nella lotta contro la disinformazione e lo stigma.

La Dott.ssa Colafigli, infine, ricorda che l’HIV non riguarda solo la comunità LGBT, ma può colpire chiunque, indipendentemente dall’orientamento sessuale. «Il tema dell’HIV e della sua prevenzione – afferma – non riguarda solo la Comunità LGBT, ma anche le persone eterosessuali che sono anch'esse a rischio di contagio». Questo è un messaggio che va ripetuto costantemente, in quanto la prevenzione deve essere universale e accessibile a tutti, indipendentemente dal contesto sociale o culturale.

Queste iniziative, che uniscono il lavoro sanitario alla sensibilizzazione culturale, rappresentano un passo fondamentale per combattere l’HIV e l’AIDS in Valle d’Aosta, mettendo in primo piano la salute, la prevenzione e l'educazione, ma anche l’importanza di combattere insieme lo stigma che ancora oggi accompagna queste malattie.

pi.mi.

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