Le politiche che compongono la coalizione Vda Aperta hanno espresso una valutazione fortemente negativa sulla seconda variazione di bilancio regionale per l’anno 2024, un provvedimento che, a loro avviso, non risponde in maniera adeguata alle esigenze urgenti di famiglie e imprese colpite dagli eventi alluvionali del 2023. La variazione di bilancio, che arriva dopo l’approvazione in Giunta del bilancio 2025-2027, appare tardiva e insufficiente, confermando i dubbi sulla capacità del governo regionale di gestire le emergenze e pianificare risposte tempestive e strutturate.
"Nonostante l’urgenza della situazione", si legge nel comunicato congiunto, "la proposta arriva quattro mesi dopo gli eventi alluvionali, lasciando troppi ad arrangiarsi." Il disegno di legge n.171, che include misure per fronteggiare i danni causati dalle alluvioni, è stato presentato solo ora, troppo tardi per essere realmente efficace per chi sta ancora cercando di riprendersi. Per le imprese, in particolare, la situazione appare complessa: "La stagione è già partita e nuovi mutui significano indebitamento, senza che ci sia un vero supporto a fondo perduto per chi ha subito danni diretti."
Al centro delle critiche anche la gestione dei fondi statali, annunciati dal governo con grande enfasi. Le forze di Vda Aperta sottolineano le difficoltà pratiche per le imprese e le famiglie che vorrebbero accedere a questi fondi: "Le procedure sono complesse, i tempi stretti e i criteri di esclusione troppo rigidi. Si lasciano fuori, per esempio, bar, maneggi e campi da golf, attività che conoscevamo essere a rischio, ma su cui la Regione non è intervenuta."
Un altro aspetto critico riguarda la cassa integrazione, ancora bloccata per molti lavoratori e imprese. Il coordinamento tra Stato e Regione, secondo Vda Aperta, risulta inadeguato e rallenta ulteriormente le risposte alle necessità delle persone: "Il ritardo è inaccettabile per chi ha già subito danni gravissimi e continua a non ricevere il sostegno dovuto."
Lamentano inoltre che la Regione abbia approfittato della variazione di bilancio per modificare, senza apparente urgenza, la legge sui Segretari comunali, introducendo modifiche che non sono state condivise con le parti coinvolte. "CPEL e Albo dei Segretari hanno già chiesto modifiche", affermano, "dimostrando che non c’è stata un’efficace concertazione." In un periodo in cui le necessità di riforma della dirigenza e degli enti locali sono impellenti, questo intervento appare come un'ulteriore mossa incompleta e non risolutiva.
Infine, un altro capitolo della critica riguarda le opere pubbliche. Alcuni interventi considerati urgenti, pur avendo avuto iter decisionali rapidi, non sembrano rispondere a reali esigenze o priorità. Un esempio su tutti è la Piscina di Pré-Saint-Didier, uno degli emblemi delle incompiute della Regione: "Non poteva mancare l’ennesima spesa aggiuntiva per la piscina chiusa dal 2018", evidenziano i rappresentanti di Vda Aperta, "una spesa che non si giustifica in un momento in cui ci sarebbero altre priorità."
In sintesi, la seconda variazione di bilancio regionale per il 2024 è stata giudicata "tardiva e male indirizzata", incapace di rispondere tempestivamente alle necessità urgenti delle persone e delle imprese valdostane. Le famiglie e le attività economiche che continuano a lottare con le conseguenze delle alluvioni del 2023 non vedono in questo provvedimento una soluzione concreta ai loro problemi, ma solo misure parziali e provvedimenti tardivi. "Le persone e le imprese maggiormente in difficoltà non avranno nessuna risposta", concludono, lasciando intendere che la politica regionale non ha saputo sfruttare questa occasione per affrontare le emergenze in maniera strutturale e sistemica.