Dopo anni di attesa e incertezze legate ai rimpalli fra Stato e Regioni, finalmente arriva una buona notizia per i cittadini italiani: è stato raggiunto un accordo fondamentale per l'entrata in vigore del Decreto Tariffe, che segna una svolta nell'adeguamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il decreto, frutto di un'intesa tra il Ministero della Salute e le Regioni, rappresenta un passo decisivo verso l'uniformità e l'aggiornamento delle tariffe per le prestazioni sanitarie in tutta Italia. La novità, che entrerà in vigore dal 30 dicembre 2024, introduce una serie di aggiornamenti che riguardano la specialistica ambulatoriale e l'assistenza protesica, aree che non vedevano modifiche significative da oltre 20 anni.
Un aspetto centrale di questo provvedimento è l'introduzione di un nuovo nomenclatore delle prestazioni sanitarie, che finalmente supera le tariffe risalenti rispettivamente al 1996 per la specialistica ambulatoriale e al 1999 per la protesica. La nuova versione del decreto, approvata in Conferenza Stato-Regioni, riguarda ben 1.113 tariffe su un totale di 3.171 prestazioni, con un impatto finanziario significativo, pari a 550 milioni di euro. Questo aggiornamento è una risposta alle crescenti necessità del sistema sanitario, che ora potrà contare su un finanziamento adeguato per garantire un accesso universale e omogeneo a servizi e prestazioni sanitarie di qualità su tutto il territorio nazionale.
Maria Grazia Vacchina
Il Decreto Tariffe si inserisce nel quadro dell'attuazione dei LEA, che dal 2017 attendono una piena e uniforme implementazione. Cittadinanzattiva, da sempre impegnata nella difesa dei diritti dei cittadini in ambito sanitario, ha salutato con favore questa intesa, pur ribadendo l'importanza di un monitoraggio continuo. “Un passo che abbiamo a lungo sollecitato, con azioni di ogni tipo”, commenta Maria Grazia Vacchina, segretaria di Cittadinanzattiva Valle d'Aosta. "Il nostro impegno è stato sempre quello di garantire che i fondi destinati alla sanità vengano effettivamente utilizzati per migliorare l'accesso ai servizi, e non per altre finalità. La soddisfazione per l'accordo raggiunto è grande, ma non abbasseremo la guardia: è fondamentale che i LEA vengano aggiornati e resi accessibili a tutti, senza disuguaglianze regionali."
Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva, ha evidenziato come questo accordo rappresenti una vittoria per i cittadini e per l'intero sistema sanitario, che si prepara ad affrontare le sfide del futuro. “Ci riserviamo di leggere con attenzione il decreto – prosegue Mandorino – per individuare eventuali criticità e continueremo a vigilare affinché il diritto alla salute venga garantito in modo equo in tutto il paese”. Il decreto, infatti, non solo aggiorna le tariffe, ma assicura anche che le prestazioni siano allineate con le innovazioni scientifiche e tecnologiche in campo medico, garantendo l'accesso alle ultime novità in ambito diagnostico e terapeutico.
Anna Lisa Mandorino
Tra le principali innovazioni introdotte dal Decreto Tariffe, si segnala l'inclusione di nuove prestazioni nei LEA, come la procreazione medicalmente assistita, le prestazioni per la diagnosi e il monitoraggio della celiachia e delle malattie rare, nonché l'introduzione di tecniche avanzate in radioterapia, come la radioterapia stereotassica e l'adroterapia. Inoltre, l'assistenza protesica viene potenziata con l'introduzione di ausili ad alta tecnologia, tra cui apparecchi acustici digitali, protesi avanzate e sistemi di comunicazione per persone con disabilità gravi. Queste misure garantiranno che tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione in cui vivono, possano accedere a trattamenti sanitari moderni ed efficaci.
Il decreto ha anche un impatto significativo sulla finanza pubblica, con un incremento delle risorse disponibili per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica pari a 700 milioni di euro rispetto al 2012. Questo investimento consentirà di migliorare l'efficienza del sistema sanitario, riducendo le disuguaglianze tra le diverse regioni e garantendo che tutte le strutture sanitarie, pubbliche e private, possano erogare prestazioni adeguate.
Oltre a garantire l'accesso ai nuovi LEA, il decreto prevede anche un aggiornamento periodico delle tariffe, con un meccanismo biennale che terrà conto dei costi reali delle prestazioni, sulla base di un'analisi che coinvolgerà una selezione di strutture sanitarie pubbliche e private. Questa revisione garantirà che le tariffe siano sempre in linea con i costi effettivi e che il sistema sanitario possa continuare a offrire servizi di alta qualità senza sprechi o inefficienze.
Cittadinanzattiva, dunque, accoglie positivamente questa intesa e l'approvazione del Decreto Tariffe, ma ribadisce l'importanza di una costante attenzione alle modalità di implementazione. "Il nostro lavoro non finisce qui", conclude Maria Grazia Vacchina. "Vigilare sulla corretta attuazione di queste misure e garantire che i diritti dei cittadini siano sempre rispettati è la nostra priorità. Solo così si potrà davvero parlare di una sanità equa e accessibile per tutti."
Il Decreto Tariffe rappresenta, quindi, una pietra miliare nella riforma del sistema sanitario italiano, ma la vera sfida sarà quella di monitorarne l'attuazione e di garantire che ogni cittadino, ovunque risieda, possa usufruire delle prestazioni sanitarie che gli spettano, senza discriminazioni. Cittadinanzattiva continuerà a svolgere il suo ruolo di controllo e di denuncia per tutelare i diritti dei cittadini, affinché la sanità italiana diventi sempre più efficiente, equa e in grado di rispondere alle sfide del futuro.