In occasione del Consiglio nazionale di Arcigay che si è riunito a Caserta il 9 e 10 novembre 2024, l'Associazione ha conferito al Comitato Arcigay della Valle d’Aosta il titolo di Capitale della Cultura Arcigay per l'anno 2027.
«Questo conferimento è, per il nostro Comitato, un riconoscimento molto importante per il lavoro svolto dal 2019 sul nostro territorio e sarà una nuova occasione – dichiara Giulio Gasperini, presidente di Arcigay Vda – per contrastare i meccanismi di invisibilizzazione che la comunità Queer valdostana subisce. La Valle d’Aosta è zona di frontiera secondo varie declinazioni, ma noi la intendiamo come uno spazio di apertura radicale e di resistenza, il regno della possibilità e della creatività che corrode il sistema dominante e lo cambia».
È proprio questo il significato vero del “margine” teorizzato dalla scrittrice e attivista bell hooks.
Continua Gasperini: «Sentiamo la responsabilità di costruire un programma e uno spazio culturale che valorizzi il nostro territorio, la sua storia e la memoria della comunità queer locale, attivando quante più alleanze e collaborazioni possibili».
L’Aquila sarà nel 2025 la prima Capitale della cultura Arcigay, in occasione del bicentenario della nascita dello scrittore e giurista Karl Heinrich Ulrichs, considerato un pioniere del movimento omosessuale, che visse e morì nel capoluogo abruzzese.
Nel 2026 sarà la volta del Comitato di Roma che festeggerà così i suoi 25 anni di attività.
«Il recupero della storia collettiva LGBTQIA+ è oggi non solo un'esigenza identitaria del nostro movimento, ma anche un recupero di lotte, elaborazioni e percorsi, che ci hanno portato alla situazione di oggi, utile per affrontare le difficoltà che ancora il nostro Paese ci pone di fronte: le discriminazioni continuano e sarà anche il lavoro culturale a permetterci finalmente di superarle» – aggiunge Claudio Tosi, responsabile Cultura di Arcigay nazionale.