Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha bocciato ieri, martedì 5 novembre, l'ordine del giorno presentato dal gruppo Rassemblement Valdôtain che chiedeva la regionalizzazione dell'Imu. Una proposta che avrebbe potuto rappresentare un importante passo avanti per l'autonomia fiscale della Regione, ma che non ha trovato il favore della maggioranza in Aula.
Il gruppo di minoranza ha espresso delusione per l'esito della votazione, ritenendo che la regionalizzazione dell'imposta sugli immobili avrebbe offerto alla Valle d'Aosta l'opportunità di intervenire direttamente su categorie catastali, aliquote e esenzioni, come già fatto in altre regioni a statuto speciale come il Friuli Venezia Giulia. Secondo i Consiglieri di Rassemblement Valdôtain, infatti, l'introduzione di una gestione regionale dell'Imu avrebbe permesso di dare maggiore autonomia fiscale alla Regione, migliorando la gestione delle entrate locali e rafforzando i principi già previsti dal decreto legislativo 184 del 2017, che ha avviato il processo di coordinamento tra la finanza regionale e quella statale.
Nonostante la bocciatura della proposta, il gruppo ha voluto sottolineare che il tema è tutt'altro che esaurito. "Ci spiace che l'Aula non abbia accolto questa proposta, ma continueremo a lavorare su questo fronte", ha commentato il gruppo. Una critica è stata rivolta anche alle forze politiche che, pur dichiarandosi a favore dell'autonomia e della riduzione delle tasse, non hanno sostenuto l'iniziativa concreta che sarebbe andata in questa direzione.
Rassemblement Valdôtain ha infine espresso sorpresa per la posizione di alcune forze politiche "nazionali", che, pur professandosi a favore dell'autonomia, hanno scelto di non supportare la regionalizzazione dell'Imu, ritenendo che l'occasione fosse troppo importante per essere ignorata. Il gruppo ha ribadito l'importanza di proseguire su questa strada, nella convinzione che una gestione regionale dell'Imu rappresenti una leva fondamentale per il rafforzamento dell'autonomia della Valle d'Aosta.