CRONACA - 04 novembre 2024, 11:15

Al via la campagna “R1PUD1A” di EMERGENCY contro la guerra

Al Aosta come in tante altre città italiane, i volontari di EMERGENCY danno vita alla campagna “R1PUD1A” in occasione della Giornata delle Forze Armate, per riaffermare il ripudio della guerra sancito dalla Costituzione. Con striscioni, flashmob e appelli alla cittadinanza, l'iniziativa mira a richiamare l’attenzione sul valore della pace e a coinvolgere il Paese in una battaglia per il dialogo e la risoluzione pacifica dei conflitti

Al via la campagna “R1PUD1A” di EMERGENCY contro la guerra

Il lancio della campagna “R1PUD1A” di EMERGENCY ha avuto luogo in concomitanza con la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, un evento che ha visto la partecipazione attiva di volontari in oltre 60 città italiane. Questa iniziativa si propone di riaffermare il ripudio della guerra, un principio sancito dall’articolo 11 della Costituzione italiana, che sottolinea come l'Italia non utilizzi la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

L'iniziativa ha avuto una forte presenza visiva: i volontari si sono riuniti in luoghi simbolici come piazze e monumenti storici per esprimere il loro “NO alla guerra”. A Roma, il messaggio è stato chiaramente visibile al Colosseo, dove è stato srotolato uno striscione con la scritta “R1PUD1A”. Analogamente, Venezia, Milano e Torino hanno visto la diffusione dello stesso messaggio, portando attenzione su un tema che continua a essere attuale e urgente.

La campagna ha ottenuto un'eco mediatica notevole, soprattutto dopo che il Papa, durante l'Angelus di ieri in Piazza San Pietro, ha accolto il messaggio dei volontari di EMERGENCY, esprimendo la speranza che il principio di ripudio della guerra possa diffondersi in tutto il mondo. Le sue parole, che invitano a risolvere le questioni attraverso il dialogo e non le armi, hanno ulteriormente sottolineato la rilevanza del messaggio della campagna.

Non sono mancati i flashmob, eventi che hanno coinvolto la cittadinanza in vari punti d’Italia, come il Pantheon di Roma, la Torre di Pisa e in numerose altre città. Attraverso sfilate silenziose e l’utilizzo di cartelli e magliette, i partecipanti hanno creato una visibilità unica per il tema del ripudio della guerra, un atto simbolico ma potente che ha attratto l’attenzione e la partecipazione della popolazione.

In un contesto internazionale in cui si contano ben 56 conflitti aperti, EMERGENCY sottolinea l'importanza della pace e della risoluzione pacifica dei conflitti. L'associazione ricorda come la Costituzione italiana imponga una riflessione critica su come il Paese si stia muovendo in direzione opposta a questi principi. La spesa militare italiana è in costante aumento, con previsioni che indicano investimenti storici in armamenti, contrariamente alla missione di promuovere la pace e la diplomazia.

EMERGENCY, da sempre impegnata nel fornire assistenza medico-chirurgica gratuita a chi è vittima di conflitti, continua a operare in numerosi Paesi, affrontando le gravi conseguenze delle guerre. Attraverso la sua esperienza, l'organizzazione denuncia il fatto che la maggior parte delle vittime di guerra siano civili, portando l’attenzione su come la guerra non solo distrugga vite, ma influisca anche sulle risorse dedicate alla salute e al benessere delle popolazioni.

La campagna “R1PUD1A” non si limita a un semplice appello, ma si propone come un movimento inclusivo che invita cittadini, scuole, enti pubblici e privati a unirsi in questo sforzo collettivo. EMERGENCY ha reso disponibili sul suo sito strumenti e risorse per chi desidera aderire, invitando tutti a diventare parte attiva di una cultura di pace e dialogo. Il messaggio è chiaro: l'Italia ha la possibilità di ribadire il proprio impegno per il ripudio della guerra, trasformando la volontà di pace in azione concreta.

pi/red.

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