Aosta Capitale - 17 ottobre 2024, 16:01

Si alza il sipario sulla XXIII edizione del Festival internazionale di Teatro per ragazze e ragazzi della città di Aosta “Enfanthéâtre”

Si alza il sipario sulla XXIII edizione del Festival internazionale di Teatro per ragazze e ragazzi della città di Aosta “Enfanthéâtre”

Il 2 novembre si alzerà il sipario sulla XXIII edizione del Festival internazionale di teatro per ragazze e ragazzi della città di Aosta “Enfanthéâtre” e dello spin-off riservato al pubblico delle scuole medie e superiori, “FANThéâtre”.

La rassegna - che festeggia il suo trentesimo compleanno (indipendente dal numero di edizioni del festival) - ha ottenuto anche per questa edizione il prestigioso riconoscimento rappresentato dall’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, in virtù della proposta di rappresentazioni che affrontano temi importanti come l’inclusione sociale, la diversità culturale e i diritti umani.

Il cartellone prevede 11 appuntamenti, a cominciare da “Naso d’argento” della Compagnia progetto GG di Forlì, fino al 18 gennaio 2025 con l’ultima rappresentazione “P’tit cirk” della compagnia francese “Commun Accord” di Bilieu (Auvergne-Rhône-Alpes) mentre una settimana più tardi, il 25 gennaio, si terrà la proiezione del film “Toy Story” un evento speciale in collaborazione con il Cactus international children’s and youth Film Festival nel trentennale di uscita del celebre capolavoro del cinema di animazione diretto da John Lasseter.

Tutti gli spettacoli si terranno alle ore 15 al teatro Giacosa il sabato pomeriggio con apertura al pubblico dalle ore 14,30. Come già negli ultimi anni i biglietti avranno un costo di 5 euro per gli over 14 e di 3 euro per i bambini, e saranno in vendita sul sito enfantheatre.it a partire dal 26 ottobre, e il giorno dello spettacolo dalle ore 14 al botteghino del teatro per le eventuali disponibilità residue.

Sul portale sarà possibile anche prendere visione tutte le informazioni relative alla rassegna e ai diversi spettacoli in calendario.

Anche la gratuità dello spettacolo in lingua franco-provenzale è una delle conferme delle scorse edizioni, così come la possibilità per il pubblico di votare alla fine di ogni rappresentazione, inquadrando il QR Code identificativo di ogni spettacolo posto nella hall del teatro. Tra tutti coloro che avranno votato, verranno estratti a sorte tre bambini che avranno la possibilità di partecipare a titolo gratuito alla prossima rassegna Enfanthéâtre.
 

Anche quest'anno, poi, tornerà il Premio Foire de Saint-Ours “Enfanthéâtre” in collaborazione con l’Assessorato Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione autonoma Valle d’Aosta. Il 30 gennaio, terminata la stagione degli spettacoli in scena, le famiglie con bambini, dai 6 ai 10 anni, potranno entrare a far parte della giuria, e scegliere il premio da assegnare alla compagnia vincitrice dell'edizione 2024/25 del festival.

A tale proposito, durante la conferenza stampa è stato anche presentato e consegnato idealmente alla compagnia Santibriganti di Moncalieri il premio allo spettacolo più gradito dal pubblico della passata stagione teatrale, l’opera “Histoires en bois” dello scultore Michael Munari, riconoscimento scelto dai bambini nel corso dell’ultima “Millenaria” e insignito del premio Foire de Saint-Ours-Enfanthéâtre 2024.

Lo spin-off “FANThéâtre” proporrà, invece, quattro matinées gratuite (per un totale di sei rappresentazioni) dedicate ai ragazzi e alle ragazze delle scuole secondarie di primo e di secondo grado legate dal filo conduttore del tema “épanouir l’espoir”.

Martedì 12 novembre sarà rappresentato “Fashion Victims” della compagnia Teatro del Buratto, mentre mercoledì 11 dicembre sarà la volta di “Invisibili Generazioni” di Elementare Teatro.

Venerdì 10 gennaio andrà in scena “Fino a quando la mia stella brillerà” del centro di produzione teatrale Piccionaia; infine mercoledì 12 febbraio chiuderà la rassegna “La Mandragola” di Stivalaccio Teatro.
 

Come già lo scorso anno, anche la nuova stagione della rassegna è sostenuta dalla banca BCC Valdostana – Credito Cooperativo. A tale proposito, il Direttore generale della BCC Valdostana, Fabio Bolzoni, afferma: «Siamo felici di sostenere anche una volta Enfanthéâtre che quest’anno raggiunge un traguardo speciale,30 anni! Lo facciamo perché siamo convinti che il teatro per i più piccoli sia un’offerta capace di stimolare esperienze culturali fondamentali, libere, piene di creatività e valori. Avventurarsi con i sensi in mondi diversi e apprezzare nuovi punti di vista, allargare i propri orizzonti, confrontarsi con le emozioni, comprendere meglio se stessi e gli altri. Sono tutti elementi che il teatro dal vivo permette di vivere. BCC Valdostana è lieta di accompagnare questo evento arricchente, divertente, stimolante, capace di abbracciare non solo i bambini ma anche le loro famiglie. Il teatro è una finestra sul mondo, prepara i ragazzi a diventare cittadini del mondo più consapevoli e tolleranti. Crescere con il territorio per BCC Valdostana significa intervenire in tanti contesti per creare comunità e con Enfanthéâtre stimoliamo piacevoli momenti di cultura a favore di giovani e famiglie».

Dichiara l’assessore alla Cultura, Samuele Tedesco: «Enfanthéâtre giunge alla celebrazione dei 30 anni, un traguardo importante, per il quale vorrei ringraziare anche i precedenti Amministratori comunali che hanno curato e fatto crescere negli anni il festival rendendolo un patrimonio della città, e lo fa con un programma ricco e stimolante tra cui mi pince segnalare la novità della proiezione del film d’animazione “Toy Story” in collaborazione con il Cactus Film Festival, in un passaggio di consegne che è anche un interessante dialogo tra espressioni artistiche e creative.

Il tema di questa edizione del festival, declinato anche nel catalogo e in tutta la comunicazione, è “Je suis”, “Io Sono” per affrontare la scoperta di sé in tutte le sfumature, verso la vita, il mondo e lo spazio. Le tematiche riflettono il riuscire a guardarsi allo specchio, cioè cercare di comprendere le situazioni del mondo esterno e accettarle.

Per i ragazzi e le ragazze delle scuole medie e superiori abbiamo, invece, pensato al concetto di “far fiorire la speranza”, attraverso la proposta di spettacoli su temi attuali come il fast fashion, lo spostamento delle generazioni in altri luoghi, le ipocrisie del mondo e la vita di Liliana Segre durante il periodo della guerra che diventa riflessione sull’antisemitismo e contro le derive delle ideologie nazi-fasciste».

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