ATTUALITÀ - 09 ottobre 2024, 22:05

Sulle orme di Paolo Diena. Tre giorni fitti di eventi a Inverso Pinasca

Dietro a ogni percorso commemorativo, al di là dei discorsi pronunciati in pubblico e degli echi struggenti della memoria collettiva, c'è la storia palpitante di una famiglia

Sulle orme di Paolo Diena. Tre giorni fitti di eventi a Inverso Pinasca

Inverso Pinasca, ridente località della Val Chisone, si prepara a tre giornate autunnali di particolare importanza, equamente divise tra momenti conviviali e riflessioni significative.

Venerdì 11 ottobre, alle 18:30, presso il Salone Polivalente, ci sarà un incontro a ingresso libero con Federico Jahier, autore del libro "Le scarpe di Angiolino", con il supporto dell'Anpi. Seguirà un apericena presso il Bar Bottega La Fleccia.

Sabato 12 ottobre, in mattinata, si terrà un'escursione a Cotarauta, dove cadde Paolo Diena, giovane studente di medicina perito tragicamente. Era molto benvoluto, e gli amici lo chiamavano affettuosamente "il dottore con i capelli rossi".

Dietro a ogni percorso commemorativo, al di là dei discorsi pronunciati in pubblico e degli echi struggenti della memoria collettiva, c'è la storia palpitante di una famiglia. Vi accenniamo in parte. Il destino di Giuseppe, padre di Paolo, fu drammatico: affermato gastroenterologo, già impegnato come volontario nel settore sanitario durante la Prima Guerra Mondiale e docente universitario all'Università di Torino, venne ucciso a bastonate nel campo di concentramento di Flossenburg, colpevole di difendere a oltranza i più deboli e di cedere le sue razioni alimentari a sventurati compagni di prigionia. Paolo, nato a Torino il 16 dicembre 1921, perì, vittima del fuoco nemico, a Cotarauta di Inverso Pinasca, l'11 ottobre 1944. Ma questo è soltanto l'epilogo terreno di complessi percorsi umani, vibranti di generosità e coraggio.

Giuseppe Diena, medico ebreo non praticante e spirito libero, sposò Elettra Bruno, impiegata postale, cattolicissima. Si conobbero in tram a Torino, quando lui le cedette il posto. Ciascuno dei due rispettò sempre scrupolosamente l'identità culturale e religiosa dell'altro. Sovente, il professore accompagnava sua moglie ad assistere alla S. Messa. Elettra, che i discendenti ricordano affettuosamente come mamma Ele, dedicava ogni giorno alcune ore alla preghiera e alla meditazione. Unica figura femminile del nucleo, è stata sempre amata, coccolata, accontentata e protetta il più possibile. Era una donna elegante, minuta, dedita a tutto ciò che rappresentava armonia e bellezza, ma soprattutto a silenziosa e concreta beneficenza. Si è prodigata per i meno fortunati per tutta la vita.

Per le leggi razziali vigeva il principio romano della "mater certa"; quindi, entrambi i figli della coppia dovevano risultare cattolici. Ma per un ghiribizzo burocratico, il primogenito risultava ebreo e il secondo figlio, battezzato in pectore prima ancora della nascita per tutelarlo dalle leggi razziali, cattolico. Quando in casa Diena viene rinvenuto un opuscolo contro la guerra, Giuseppe e Giorgio (il fratello di Paolo) vengono incarcerati alle Nuove. Paolo è militare. Giorgio viene rilasciato in tempi relativamente brevi, mentre Giuseppe rimarrà in carcere per molto tempo, senza mai tradire nessuno.

Con l'inasprirsi delle persecuzioni contro gli ebrei, dopo l'8 settembre, la famiglia si sparpaglia: Giorgio e Paolo si uniscono ai partigiani di Giustizia e Libertà sulle montagne valligiane, mentre i genitori vengono accolti da una comunità di Suore. Una sincera e inconsueta amicizia li unisce a un frate domenicano, Padre Giuseppe Girotti, un legame che si proietta oltre ogni diversità di opinione. Il frate è un anticonformista, un ribelle che combatte contro ogni sopruso e si reca sovente a visitare Giuseppe ed Elettra, finché teme di essere spiato e li consiglia di cambiare nascondiglio. I Diena ripiegano allora presso la famiglia Bona, a Cavoretto.

Un giorno, mentre Elettra è fuori alla ricerca di un nuovo nido, alcuni malintenzionati riescono a carpire la buona fede del professore: fingono di avere in auto un ferito grave, bisognoso di cure. Con loro, a guidarli fin là, l'ingenuo Padre Girotti, caduto nel medesimo tranello, persuaso che il finto malato sia uno dei figli di Diena. Le porte di casa Bona si spalancano prontamente e, subito dopo, tutti vengono arrestati: Giuseppe Diena, Padre Girotti, la famiglia Bona al completo, salvo la nonna Felicina. Qualcuno, che conosceva bene l'altruismo del dottore e del frate, ha lavorato nell'ombra per consegnarli entrambi a morte certa. Giuseppe Girotti, nato ad Alba, muore all'età di trentanove anni nel campo di sterminio di Dachau il 2 marzo 1945. Verrà canonizzato nel 2014.

Dalle 14:00 alle 23:00 di sabato 12 ottobre, in Piazza della Libertà, ci sarà il mercatino degli hobbisti e dei produttori locali. Alle 21:00, Musica Live con Outfoot nel Salone Polivalente.

Domenica 13 ottobre, dalle 10:00 alle 18:00, mercatino. Nel Campetto Comunale prova delle moto gratuita per i giovanissimi dai 5 ai 14 anni, con la presenza di un genitore. Alle 10:30, in Piazza della Libertà, commemorazione di Paolo Diena. A seguire, esibizione dell'Unione Musicale di Inverso Pinasca, vero fiore all'occhiello della comunità.

Alle 12:30 pranzo in compagnia nel Salone Polivalente.

Sarà presente tutto il giorno, attesissima, l'Associazione NobisFutura con servizio gratuito di screening sanitario preventivo. NobisFutura ha sede a Torino e vanta già parecchie adesioni valligiane; scaturisce dall'impegno, dalla sensibilità e dalla professionalità del presidente Dario Genre, capace di radunare intorno a sé un folto gruppo di motivati volontari che operano con altruismo in diversi ambiti per la tutela dei meno fortunati, spaziando dalla tutela della salute alla lotta contro qualunque tipo di ingiusto disagio (povertà, burocrazia, ecc.). Per saperne di più: nobisfutura@gmail.com, cellulare 3481969265.

SPORTELLO UNO, Via Cristoforo Colombo 19.

MENSA DEI POVERI, Via Belfiore 12.

ed.mo.

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