Consiglio Valle - 08 ottobre 2024, 08:00

LOI ÉLECTORALE ET PRÉFÉRENCE DE GENRE

La Parità di Genere e la Questione delle Preferenze Elettorali: Una Riflessone Necessaria

LOI ÉLECTORALE ET PRÉFÉRENCE DE GENRE

Dans le passé, il y a eu peut-être une intention de contrôler le vote avec les trois préférences, mais avec la prise de conscience actuelle des Valdôtains et avec le dépouillement centralisé, le risque n'existe plus. La préférence unique conduit inévitablement au personnalisme et réduit au minimum la cohérence et le partage, valeurs qui devraient être essentielles en politique.Ainsi réapparaît le vote à trois avec obligation de préférence de genre. Sans aucune approche machiste, cette imposition est insensée, trompeuse et dangereuse car elle empêche effectivement la liberté de voter et altère la volonté réelle de l’électorat. Les « choix forcés » en politique n’ont jamais rien apporté de bon. Il est indéniable que malheureusement, surtout dans certains environnements, il y a eu et il y a encore des disparités en matière de traitement et d'opportunités, mais ce n'est pas cette la solution. En effet, cette obligation, comme les quotas rosas sont dégradantes pour les femmes car au lieu de souligner l’égalité et de mettre en valeur leurs capacités, elle les réduit au contraire à une espèce protégée à sauvegarder.

L’instruction, la culture et l'éducation civique sont les seules voies correctes à suivre pour effacer les torts et garantir l'égalité des droits pour tous, mais Madame Maria Ida Viglino l’enseignait a déjà il y a longtemps.

Le responsable politique Christian Sarteur

 

La Parità di Genere e la questione delle preferenze elettorali: una riflessone necessaria

Il dibattito sulla parità di genere nelle elezioni è un tema di grande attualità, soprattutto alla luce delle recenti proposte di modifica delle leggi elettorali. È innegabile che il raggiungimento della parità tra i sessi sia una questione cruciale e urgente. Tuttavia, quando si tratta di implementare misure specifiche, come le preferenze di genere nelle votazioni, è fondamentale riflettere con attenzione su ciò che queste possono comportare.

Da un lato, è chiaro che, storicamente, le donne hanno subito discriminazioni significative nell'accesso a posizioni di potere e decisione. Questa disparità deve essere affrontata con determinazione e serietà. Dall'altro, l'introduzione di un sistema di preferenze obbligatorie di genere rischia di compromettere la libertà di scelta degli elettori e di portare a conseguenze indesiderate.

La proposta di reintrodurre un sistema di voto con tre preferenze, vincolato da obblighi di genere, potrebbe apparire come una soluzione equa, ma si tratta di un approccio che presenta delle insidie. Costringere gli elettori a votare secondo un criterio di genere, piuttosto che sulla base delle competenze e delle qualità dei candidati, rischia di svuotare il significato del voto stesso. La politica dovrebbe basarsi sulla meritocrazia e sulla capacità di ciascun candidato, piuttosto che su un'assegnazione forzata di seggi in base al sesso.

Inoltre, l'imposizione di misure come le "quote rosa" può risultare degradante. Invece di valorizzare le donne come professioniste e leader capaci, si corre il rischio di ridurle a semplici numeri da raggiungere per soddisfare un requisito. Questo non solo mina la loro dignità, ma perpetua anche l'idea che le donne necessitino di protezioni speciali, piuttosto che essere considerate alla pari degli uomini.

La vera strada verso la parità di genere deve passare attraverso l'educazione, la cultura e l'informazione. Investire in programmi di sensibilizzazione e formazione civica è essenziale per cambiare le mentalità e promuovere una vera uguaglianza. Solo così potremo costruire una società in cui ogni individuo, indipendentemente dal genere, possa esprimere il proprio potenziale e contribuire attivamente alla vita politica.

In conclusione, sostenere la parità di genere è fondamentale, ma è altrettanto importante farlo in modo che non comprometta le libertà individuali e il principio di meritocrazia. Le scelte politiche devono riflettere le reali capacità e competenze, e non essere limitate da criteri forzati che, anziché risolvere il problema, possono addirittura aggravarlo. La strada verso un'uguaglianza autentica è lunga e complessa, ma è solo attraverso un impegno sincero e informato che potremo raggiungere il nostro obiettivo. pi.mi.

 

 

 

red.

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