La Delegazione italiana era presieduta da Paola Sarra (Ministero dell’Economia e delle Finanze) e composta da rappresentanti della Regione Autonoma Valle d’Aosta, dell’Ambasciata d’Italia in Svizzera, della Regione Lombardia, della Regione Piemonte, della Comunità Comprensoriale Val Venosta e dell’Associazione dei Comuni italiani di frontiera. Hanno portato i saluti l’Assessore regionale allo Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile Luigi Bertschy e la Vicesindaca del Comune di Aosta Josette Borre.
A capo della Delegazione svizzera era presente il Direttore della Divisione delle contribuzioni, Giordano Macchi, accompagnato dai rappresentanti delle Amministrazioni delle contribuzioni dei Cantoni Ticino, Grigioni e Vallese e della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali.
Il Nuovo Accordo del 2020 sull’imposizione dei lavoratori frontalieri è in vigore dal 17 luglio 2023 e si applica dal 1° gennaio 2024, quella tenutasi ad Aosta era dunque l’ultima riunione in applicazione dell'Accordo del 1974. Tale Accordo è quindi stato applicato esattamente 50 anni ed ha ispirato la stesura di quello Nuovo.
La Delegazione italiana ha illustrato la ripartizione – tra gli enti locali interessati – delle somme ristornate negli scorsi anni, informando in merito alle opere realizzate ed in fase di progettazione. L’importo della compensazione finanziaria sulle remunerazioni dei frontalieri per l’anno 2023 ammonta a circa 116 milioni. I dati statistici relativi al numero dei frontalieri italiani che operano nei Cantoni interessati dall’accordo, è di circa 77'000, di cui 130 valdostani.
In relazione ai ristorni, si ricorda che come prevede il Nuovo Accordo del 2020, cesseranno a partire dall'anni 2034.