CRONACA - 16 settembre 2024, 13:04

In Valle Aosta allarme criminalità, primato per sfruttamento sessuale e reati in aumento

Aosta, considerata provincia della Valle e quindi il dato riguarda la regione, si colloca al 67º posto nella classifica nazionale 2023 dell'Indice della Criminalità, elaborata dal quotidiano "Il Sole 24 Ore" sulla base dei dati forniti dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno

In Valle Aosta allarme criminalità, primato per sfruttamento sessuale e reati in aumento

Questo dato riflette un incremento generale nelle denunce di reati, che hanno raggiunto quota 3.685, pari a 2.995,5 ogni centomila abitanti, segnalando un peggioramento rispetto agli anni precedenti.

La situazione più preoccupante riguarda il primato assoluto di Aosta per il reato di sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile. In un periodo di soli 12 mesi, sono state registrate ben 10 denunce. Questo dato, estremamente allarmante, mette in luce come la criminalità legata all'abuso di minori e allo sfruttamento sessuale sia un problema che richiede un'attenzione immediata da parte delle istituzioni locali e nazionali.

A livello settoriale, Aosta mostra un incremento significativo anche in altre categorie di reato. I tentati omicidi, gli omicidi colposi, le percosse e i danneggiamenti sono in crescita rispetto al passato, segno che non solo la microcriminalità, ma anche i reati violenti stanno prendendo piede in una regione tradizionalmente considerata tranquilla.

Le denunce per furto, che ammontano a 897, confermano come anche i reati contro il patrimonio siano diffusi, e questo tipo di criminalità rappresenta un problema per la sicurezza quotidiana dei cittadini. Allo stesso modo, i dati su violenza sessuale (15 denunce) e danneggiamenti (487) rafforzano l'immagine di una società in cui la sicurezza fisica e psicologica è sempre più minacciata.

Un altro dato di rilievo riguarda le truffe e le frodi informatiche, con 658 casi denunciati. Questi reati, che negli ultimi anni stanno proliferando in tutta Italia, evidenziano quanto anche una piccola realtà come Aosta non sia immune dalle nuove forme di criminalità digitale. Con l'aumento della dipendenza dalle tecnologie e dalle transazioni online, questo tipo di reato rischia di diventare una piaga difficile da contrastare, in quanto spesso coinvolge fasce vulnerabili della popolazione, come gli anziani.

Le estorsioni, pur non essendo così frequenti, contano comunque 31 denunce, un dato che non può essere ignorato. Sebbene Aosta non sia tra le città italiane con il maggior numero di questi episodi, è evidente che fenomeni tipici della criminalità organizzata stanno emergendo anche in aree meno sospettabili. Il contesto economico fragile e la vulnerabilità delle piccole imprese potrebbero essere tra i fattori che facilitano la diffusione di questi fenomeni.

La Valle d'Aosta, pur essendo una delle regioni più piccole e isolate d'Italia, non è esente dai mali che affliggono il resto del Paese. L'incremento delle denunce suggerisce non solo un effettivo aumento della criminalità, ma anche una maggiore propensione dei cittadini a denunciare i reati subiti, un aspetto positivo in termini di consapevolezza civica, ma che solleva interrogativi sull'efficacia della prevenzione e del contrasto alla criminalità sul territorio.

In sintesi, la fotografia che emerge per Aosta è quella di una città in cui la criminalità, soprattutto quella legata allo sfruttamento sessuale e ai reati contro il patrimonio, è in aumento. La sfida per le istituzioni locali sarà quella di adottare misure preventive più incisive, rafforzando la presenza delle forze dell'ordine e promuovendo iniziative educative per contrastare sia la criminalità tradizionale sia le nuove forme di reato legate al mondo digitale.

pi/elca

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