ECONOMIA - 05 luglio 2024, 15:09

FORUM DELLE ENERGIE RINNOVABILI “RENEWABLE THINKING”

Raggiungere l’incremento atteso di GW rinnovabili al 2030 implica quasi raddoppiare l’installato annuo rispetto ai valori record del 2023 (5,7 GW).La complessità dell’iter autorizzativo e la disarticolazione della governance aumenta però l’incertezza e frena gli investimenti

FORUM DELLE ENERGIE RINNOVABILI “RENEWABLE THINKING”

È  in onda oggi e domani la seconda edizione del Forum delle Energie Rinnovabili “Renewable Thinking ideato da CVA - Compagnia Valdostana delle Acque - in collaborazione con The European House – Ambrosetti, con il patrocinio di Elettricità Futura e in collaborazione con UniCredit. L’evento ha l’obiettivo di diventare il punto di riferimento annuale per favorire una riflessione strategica sull’evoluzione delle fonti rinnovabili in Italia.

L'obiettivo di incrementare significativamente la capacità di energia rinnovabile entro il 2030 rappresenta una sfida ambiziosa e necessaria per l'Italia. Per raggiungere questo traguardo, sarà fondamentale quasi raddoppiare la capacità di installazione annuale rispetto ai valori record del 2023, quando furono installati 5,7 gigawatt (GW) di nuove energie rinnovabili.

L'aumento richiesto è sostanziale e riflette la crescente domanda di energia pulita e sostenibile, in linea con gli obiettivi climatici nazionali ed europei. Tuttavia, questa sfida è complicata da vari fattori, in particolare dalla complessità dell'iter autorizzativo. Il processo per ottenere le autorizzazioni necessarie è spesso lungo e tortuoso, coinvolgendo numerosi enti e passaggi burocratici che possono rallentare significativamente lo sviluppo dei progetti.

Un altro ostacolo rilevante è la disarticolazione della governance del settore energetico. La mancanza di un coordinamento efficace tra i vari livelli di governo – nazionale, regionale e locale – complica ulteriormente il quadro, creando incertezze che frenano gli investimenti. Gli investitori, infatti, sono meno propensi a impegnare capitali in progetti dove le tempistiche e le autorizzazioni sono incerte.

Questi ostacoli burocratici e amministrativi non solo rallentano i progetti, ma aumentano anche i costi e i rischi associati. La conseguente incertezza rende il settore meno attraente per gli investitori, che potrebbero preferire mercati con regole più chiare e iter autorizzativi più snelli. Questo fenomeno potrebbe portare a un rallentamento complessivo dello sviluppo delle energie rinnovabili in Italia, ostacolando il raggiungimento degli obiettivi al 2030.

Per superare queste sfide, saranno necessarie riforme significative. Semplificare e velocizzare l'iter autorizzativo è essenziale per dare impulso ai nuovi investimenti. Inoltre, una governance più coordinata e centralizzata potrebbe ridurre le incertezze e facilitare lo sviluppo dei progetti. Queste misure potrebbero aiutare l'Italia a mantenere il ritmo di crescita necessario per raggiungere gli obiettivi di capacità installata di energie rinnovabili al 2030.

L'obiettivo di raddoppiare la capacità installata di energia rinnovabile al 2030 è ambizioso ma realizzabile. Tuttavia, richiede un impegno concreto per affrontare e risolvere le complessità burocratiche e migliorare la governance del settore. Solo con un approccio concertato e riforme adeguate sarà possibile superare le barriere attuali e garantire un futuro energetico sostenibile per l'Italia.


pi.mi.

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