Diritti degli Animali - 17 aprile 2024, 20:19

Scintille di contesa nella seduta del Consiglio Valle

Il dibattito sulla cura e il ricovero degli animali vaganti

Scintille di contesa nella seduta del Consiglio Valle

Nella vivace sessione consiliare del 17 aprile 2024, la questione dei nostri amici a quattro zampe ha scatenato un acceso dibattito, con il Gruppo Lega Vallée d'Aoste che ha posto sotto i riflettori il delicato tema del ricovero degli animali domestici vaganti, con un focus particolare sui gatti.

La discussione ha preso le mosse da una interpellanza del Gruppo Lega, che ha sollevato dubbi sulla pratica corrente di rimettere in libertà sul territorio i gatti vaganti una volta curati, citando le disposizioni governative che impongono questa prassi al gestore del canile/gattile regionale. Il cuore della questione risiede nelle divergenti interpretazioni delle leggi vigenti.

Mentre il Gruppo Lega, con Andrea Manfrin, propone una revisione delle regole per un ricovero e una ricollocazione più congrui con la legge regionale per la tutela degli animali da affezione, l'Assessore alla sanità ha difeso la prassi attuale, basata sul principio del benessere dell'animale.

Secondo l'Assessore alla sanità, Carlo Marzi, la distinzione tra cani e gatti è fondamentale: mentre per i primi lo Stato ha legislato anche in termini di ricovero stanziale, per i gatti la legge prevede il reinserimento nel proprio habitat di provenienza una volta curati. Questa prassi è motivata dal rispetto delle caratteristiche naturali del gatto, animale territoriale che ama gli spazi aperti e che, secondo gli esperti, subirebbe un forte stress vivendo in uno spazio chiuso come un gattile. Tuttavia, il Gruppo Lega ha contestato questa visione, sostenendo che con l'attuale grado di urbanizzazione, la normativa risulta obsoleta.

Alcuni esperti, infatti, suggeriscono che alcuni animali potrebbero non essere in grado di sopravvivere autonomamente sul territorio e richiederebbero un ricovero stabile. Inoltre, hanno criticato la gestione delle colonie feline affidata ai Comuni, sottolineando la carenza di risorse a disposizione delle amministrazioni locali.

Questo acceso confronto evidenzia una profonda divergenza di vedute sul tema della tutela degli animali e della gestione del randagismo. Mentre da una parte si pongono l'accento sul rispetto delle caratteristiche naturali degli animali e sulla prassi consolidata, dall'altra si sollevano dubbi sull'adeguatezza delle politiche attuali e si invita a una revisione delle regole per garantire un maggiore benessere agli animali.

Resta da vedere quale sarà l'esito di questo dibattito e se porterà a modifiche significative nella gestione degli animali vaganti nella nostra regione. Sicuramente, la voce degli animali e dei loro sostenitori continuerà a farsi sentire nelle stanze del potere.

elcamp

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