Tutto pronto per la presentazione de "La storia di Topin-Ambur", che è in programma sabato 10 febbraio alle 17 nella libreria di Piazza Chanoux ad Aosta.
Il libro sarà presentato da Elisa Spina e Annie C. Roveyaz, con l'ingresso che sarà libero
La spedizione dei libri dedicati dall'autore in tutta Italia con LibridaAsporto, possibilità di richiedere dedica a distanza con ritiro successivo alla presentazione.
Diretta Facebook e video sul canale Youtube della Libreria.
Modererà l'evento Romaine Pernettaz.
"Tutto nasce con Edoardo, il mio bambino, d'altronde come ogni cosa bella e buona nella mia vita! Io e il mio compagno amiamo la montagna - dichiara l'autrice Elisa Spina - e fin da subito abbiamo deciso di condividere questa passione con il nostro bimbo, anche se piccino. Le nostre estati le abbiamo sempre trascorse con bastoncini, pranzo al sacco e con Edo nello zaino raggiungendo un rifugio dopo l'altro, ma ovviamente il suo peso sulle spalle si faceva sentire allora per convincerlo a camminare gli raccontavamo storie inventate sul momento per catturare la sua attenzione e non fargli sentire la stanchezza del tragitto. E credetemi questo metodo funzionava alla grande! Le storie del papà ahimé non lo affascinavano come quelle della mamma che gli rimanevano sempre impresse, ma soprattutto una, quella di Topin-Ambur, che puntualmente mi chiedeva di raccontare. Per non dimenticare questa fiaba inventata per e con Edoardo (devo confessare che molti dettagli sono farina del suo sacco) ho deciso di metterla su carta".
"Solitamente, quando leggo un manoscritto, ci sono scene che “si
disegnano” nella mia mente. Delle volte sono chiare - commenta Annie C. Roveyaz - altre volte più nebulose. Nel caso della storia di Topin-Ambur, mi sono subito vista il libro ben delineato nella mia testa: le scene erano chiare, colorate e ben definite. Volevo assolutamente illustrare questa storia! Sono, quindi, passata alla fase di studio dei personaggi, definizione degli schizzi (faccio ricerche sul tema - in questo caso il topinambur -, guardo foto e libri che possono aiutarmi a delineare le diverse illustrazioni) e poi alla colorazione, che avviene in digitale. È stato molto divertente poter dare vita al fattore Leopoldo, al suo amico topino ed anche ai personaggi di contorno che popolano questa storia".