La Valle d'Aosta si trova di fronte a una sfida economica a seguito della chiusura del traforo del Monte Bianco per lavori di ristrutturazione. La chiusura, che inizia il 4 settembre e si protrarrà fino al 18 dicembre, provocherà uno stop di quindici settimane consecutive, mettendo in pausa l'importante collegamento tra l'Italia e la Francia. Questa interruzione avrà impatti economici significativi sulla regione e sul Nord Italia nel suo complesso.
L'infrastruttura del traforo del Monte Bianco, che è stato inaugurato nel 1965, è un collegamento vitale tra Courmayeur, in Valle d'Aosta, e Chamonix, nella regione dell'Alta Savoia in Francia. Questo tunnel autostradale di 11,61 chilometri ha svolto un ruolo fondamentale nel favorire gli scambi commerciali e turistici tra le due nazioni. Tuttavia, dopo sei decenni dalla sua apertura, il traforo necessita di ammodernamenti strutturali per garantire la sua sicurezza e funzionalità continue.
I lavori di ristrutturazione prevedono la sostituzione di due porzioni di volta di 300 metri ciascuna, insieme alla modernizzazione dell'illuminazione e dei sistemi di ventilazione. Questi interventi mirano a garantire una maggiore durata e resistenza del tunnel. Tuttavia, il processo sarà lungo e richiederà ulteriori chiusure autunnali nei prossimi 18 anni per completare completamente la ristrutturazione. La fine dei lavori è prevista per il 2040.
L'impatto economico di questa chiusura è notevole.
Secondo stime dell'Osservatorio Territoriale delle Infrastrutture, la Valle d'Aosta potrebbe subire una contrazione del PIL del 9,8%, mentre l'area del nord-ovest dell'Italia potrebbe vedere una diminuzione del 5,4%. Questo calo avrà effetti su una vasta gamma di settori, inclusi il commercio, il turismo e la logistica.
L'industria alberghiera sarà particolarmente colpita, con il rischio che tra il 30% e il 40% delle strutture ricettive presenti nei territori di Aosta e Courmayeur possano risentire delle conseguenze della chiusura. Le perdite economiche saranno inevitabili, poiché la regione è un'importante destinazione turistica, sia in inverno che in estate.
Inoltre, la chiusura del traforo del Monte Bianco arriva poco dopo il blocco della linea ferroviaria che collega Milano a Lione a causa di una frana, ulteriormente accentuando gli ostacoli logistici nella regione.
Le alternative ai viaggi attraverso il traforo includono il tunnel del Frejus, il tunnel del Gran San Bernardo e altri passi montani, ma questi stessi percorsi possono essere soggetti a chiusure stagionali dovute alle condizioni meteo-rologiche avverse.
In sintesi, la chiusura del traforo del Monte Bianco per lavori di ristrut-turazione avrà un impatto economico significativo sulla Valle d'Aosta e sul Nord Italia. Mentre i lavori sono necessari per garantire la sicurezza e la durabilità dell'infrastruttura, è cruciale adottare misure adeguate per mitigare gli effetti negativi sul PIL, sul turismo e su altre attività economiche cruciali per la regione.





