Le novità e i traguardi per la cultura della donazione di sangue saranno al centro del 61° congresso nazionale della Fidas in programma venerdì 28 e sabato 29 aprile, a Roma, presso l’Hotel Best Western Plus Universo.
“Il bisogno di sangue – viene ricordato in una nota della Federazione – è universale, ma l’accesso a questa risorsa essenziale per tutti coloro che ne hanno bisogno troppo spesso purtroppo non lo è. Come non sempre è possibile far fronte a tutte le necessità di richiesta tenuto conto che ogni due secondi nel mondo qualcuno ha bisogno di sangue e le trasfusioni rappresentano una vera e propria terapia salvavita. Anche se la pandemia ormai sembra essere solo un ricordo, le donazioni continuano ad avere una battuta d’arresto a causa soprattutto della mancanza di un ricambio generazionale. Per questo la Fidas durante la due giorni di Congresso lavorerà anche per mettere a punto strategie che possano sensibilizzare i più giovani sull’importanza della donazione di sangue, così che si possa continuare a garantire gratuitamente a chiunque di essere trasfuso in caso di occorrenza”.
Ai lavori congressuali quest’anno parteciperanno più di 180 delegati in rappresentanza degli oltre 500mila donatori di sangue, volontari che quotidianamente sono impegnati per divulgare la cultura della donazione del sangue e del plasma.
Nella prima giornata, dopo i saluti delle Istituzioni, l’Assemblea sarà impegnata nella premiazione dei vincitori della XIII edizione del Premio nazionale giornalistico Fidas “Isabella Sturvi”, dedicato ai professionisti dell’informazione che con il loro lavoro sensibilizzano l’opinione pubblica sul tema della donazione di sangue e plasma. Il premio è patrocinato da Federazione nazionale stampa italiana, Centro nazionale sangue, dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, e per la prima volta quest’anno, anche da Rai Per la sostenibilità.
Nello stesso pomeriggio saranno premiati anche i vincitori della IV edizione del concorso nazionale “A scuola di dono” rivolto agli studenti di scuole elementari, medie e superiori e a cui hanno aderito 2.367 studenti, 165 istituti scolastici, 188 professori dando vita a 199 progetti per approfondire tematiche trasversali al mondo del dono: il senso di responsabilità, l’atto di amore verso chi non si conosce e i molteplici aspetti che riguardano e rappresentano la donazione.
Al termine delle premiazioni l’Assemblea congressuale proseguirà i propri lavori con una serie di firme di protocolli d’intesa con alcuni dei più importanti Enti nazionali impegnati nel sociale e in particolare nella salute e nel sostegno ai pazienti. Il presidente nazionale di Fidas, Giovanni Musso, siglerà il rinnovo dell’accordo con Paolo Viti, presidente di Fiagop (Federazione italiana associazioni genitori e guariti oncoematologia pediatrica), partner di alcune iniziative per supportare i pazienti più giovani, come ad esempio l’iniziativa “Ti voglio una sacca di bene”, e siglerà il protocollo di intesa con il Lions Club International Multi-Distretto 108 Italy.
“Essere donatori e donatrici – ha dichiarato Musso presentando il 61° congresso – significa fare prevenzione per la propria salute, dato che per donare è necessario sottoporsi a una serie di esami del sangue, e al contempo però fare del bene a chi ha bisogno di emocomponenti, e conseguentemente a un’intera comunità”.
Sabato 29 aprile, seconda e ultima giornata, si svolgerà anche l’Assemblea del Coordinamento nazionale dei giovani Fidas e a conclusione dei lavori sarà votato il bilancio consuntivo 2022. (A.B.)